Due società con zero dipendenti in organico ma 5 componenti per ciascuno consiglio di amministrazione e due organi di controllo. A puntare il dito contro le strategie politiche dell’amministrazione comunale di Osimo è la consigliera di minoranza Maria Grazia Mariani. “Centro Marche Acque ed Ecofon, sono state resuscitate dall’amministrazione Pd di Pugnaloni per gestire il servizio idrico integrato ed il servizio smaltimento dei rifiuti.- esordisce in una nota stampa la capogruppo del gruppo misto – A distanza di oltre un anno dall’operazione finanziaria con la quale è stato aumentato il capitale sociale e sono state acquisite nuove quote azionarie, le due società contano zero dipendenti. In compenso però abbiamo due Consigli di Amministrazione e due organi di controllo. In totale 15 poltrone al costo di 47.300 euro l’anno a cui si aggiungono benefit (telefoni cellulari, rimborsi spese, ecc….) e premi (che il più delle volte sono quantificati anche 5 volte il “gettone”). Tanto pagano gli osimani”.
La Mariani ricorda che la legge Madia che ha ristrutturato il panorama della partecipazioni pubbliche in società ed enti, “tra i tanti paletti messi al solo fine di ridurre i costi della politica ha: vietato l’acquisizione di nuove partecipazioni, disposto la chiusura di aziende pubbliche con zero dipendenti , imposto l’amministratore unico in luogo di un Cda. Noncurante delle leggi, l’amministrazione Pd, acquista nuove partecipazioni, mantiene aziende con zero dipendenti, opta per consigli di amministrazione superaffollati, (5 componenti in Centro Marche Acque e 4 in Ecofon). Se questo non può essere definito “Poltronificio”, ditemi voi cos’è”.
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