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L’ospedale di Osimo torna
di proprietà dell’Asur:
all’Inrca resta l’usufrutto gratuito

SANITA' - Ancora modifiche negli accordi tra Asur ed Inrca che, proprio un anno fa, hanno suggellato la cessione per incorporazione del ramo di attività del Ss. Benvenuto e Rocco. Su richiesta dei due enti la Regione ha stabilito di lasciare la nuda proprietà dell'immobile di via Leopardi all'Area Vasta 2 ed il possesso ed il godimento dei locali all'Istituto di ricerca di Ancona, fino al completamento del cantiere del nuovo polo ospedaliero all'Aspio di Camerano

L’ospedale Inrca-Osimo, Ss Benevnuto e Rocco

Ospedale di Osimo , lato via Matteotti

Ancora modifiche negli accordi tra Asur ed Inrca che, proprio un anno fa, hanno suggellato la cessione per incorporazione del ramo di attività dell’ospedale di Osimo all’Istituto di Ricovero e Cura per Anziani a Carattere Scientifico di Ancona. Su richiesta di entrambi gli enti, lo scorso 27 dicembre la Regione Marche ha di nuovo cambiato le modalità per regolare i rapporti giuridici e patrimoniali dell’accordo già vigente, adottando una delibera che riconsegna all’Asur la proprietà del Ss. Benvenuto e Rocco e garantisce all’Inrca l’usufrutto gratuito di locali, reparti e laboratori del presidio ospedaliero di via Leopardi. Dopo il dietrofront sulla cessione di beni dell’Asur, l’ex Muzio Gallo, terreni vari ed ex dispensario di piazza Giovanni XXIII, inizialmente trasferiti all’Inrca con tutti i beni disponibili e poi restituiti di nuovo all’Asur-Area vasta 2 a marzo 2018, adesso la Regione formula e stabilisce l’immobile del presidio ospedaliero di Osimo rimane nella ‘nuda proprietà’ dell’Asur e concede l’usufrutto gratuito all’Inrca, sino al trasferimento nel nuovo polo ospedaliero di Camerano, in fase di realizzaizione.

Le gru ferme sul cantiere del nuovo Inrca-ospedale di rete all’Aspio di Camerano

“Nel corso dei vari incontri per la definizione dei contenuti della convenzione prevista dalla Dgr 1621/2017 e dall’analisi dei progetti, si è reso evidente che l’Inrca – si legge nella delibera regionale del 27 dicembre 2018 – sarà nelle condizioni di allocare tutte le attività del Presidio di Osimo nella nuova struttura unica, già in fase di realizzazione, per cui la cessione della proprietà del presidio ospedaliero non risulta più necessaria per garantire nel tempo l ‘attività della struttura. Gli scopi prefissi con la L.R. 34/2017 sono, infatti, perfettamente raggiungibili attraverso il mantenimento della nuda proprietà dell’immobile ad Asur, relativamente al quale, si precisa, è già intervenuto il trasferimento del possesso e della proprietà in data 1 gennaio 2018, lasciandone la disponibilità esclusiva ad Inrca che si farà carico di tutti gli oneri accessori, manutentivi ordinari e straordinari e gli oneri ed obbligazioni reali connessi all’immobile che ne dispone in modo esclusivo…. Saranno oggetto di trasferimento all’Inrca anche finanziamenti con vincolo di destinazione al ramo di attività ceduto, compresi quelli relativi a procedure di acquisizione già attivate e le relative riserve iscritte nel patrimonio netto Asur. L’immobile del Ss Benvenuto e Rocco rimane nella proprietà di Asur che ne concede l’usufrutto gratuito all’Inrca, sino al trasferimento nel nuovo complesso sede dell’Inrca- Ospedale di rete zona sud Ancona. Restano a carico dell’Inrca gli oneri accessori , manutentivi ordinari e straordinari e gli oneri ed obbligazioni reali connessi all ‘ immobile”.

I muri dell’ospedale tornano insomma di proprietà dell’Asur, il godimento ed il possesso dell’immobile restano invece all’Inrca fino al trasferimento dei reparti nel nuovo ospedale dell’Aspio, il cui cantiere, però, è fermo al momento perché la ditta appaltatrice ha presentato richiesta di concordato preventivo in Tribunale. Per legge come ‘nudo proprietario’ ora l’Asur dovrà provvedere alle riparazioni straordinarie e dovrà pagare le imposte che gravano sul Ss. Benvenuto e Rocco. Come usufruttuario, l’Inrca potrà eventualmente affittare il bene o spazi del bene a terzi, anche allo stesso nudo proprietario. Adesso bisognerà attendere la nuova convenzione per capire come verrà tecnicamente e in termini pratici definito il nuovo accordo.

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