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Pronto soccorso, dopo 40 anni
va in pensione il primario Enzo Frati

OSIMO - Il prossimo 28 febbraio lascerà l'incarico di vertice del reparto di Medicina l'urgenza del Ss Benvenuto e Rocco e del Dipartimento Urgenza-Emergenza di tutti gli ospedali dell’Area Vasta 2 (Jesi, Senigallia e Fabriano). "Quando ho iniziato non esisteva nemmeno l'ecografo e l'ospedale di Osimo aveva 220 posti letto, oggi non arriva a 50. Tante volontà politiche hanno cambiato la sanità" racconta

Il primario Enzo Frati nel 2014 con l’allora ministro Beatrice Lorenzin durante la visita all’ospedale di Osimo

Enzo Frati

Quando sono stato assunto, dopo la laurea, l’ospedale di Osimo aveva 220 posti letti, erano presenti tutti i reparti con le varie specialità mediche, vi lavoravano almeno 10 primari e non esisteva l’ecografo. Oggi il Ss. Benvenuto e Rocco ha meno di 50 posti letti, molti reparti sono stati chiusi e i primari sono meno di 5. Molte scelte e volontà politiche, in questi anni, hanno cambiato la sanità. Io resto del parere che l’ospedale non si fa con i muri ma con le persone”. Enzo Frati, primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Osimo è sempre stato un medico dall’approccio schietto, diretto che non si è mai tirato indietro nemmeno quando è stato necessario battere i pugni per ottenere il potenziamento di una prestazione per l’utenza. Ha salvato tante vite e ha vinto tutte le battaglie ingaggiate sul piano umano e professionale. Ora, però, è arrivato al capolinea della carriera ospedaliera.

La visita al ponto soccorso di Osimo nel 2017 del dg dell’area vasta 2

Il prossimo 28 febbraio, a 66 anni, appenderà il camice bianco per raggiunti limiti di età, dopo 40 anni di servizio ininterrotto in corsia. “Un po’ mi dispiace -ammette – ma per legge non mi è più premesso di restare in servizio. Mi sto organizzando per cambiare vita, per seguire le aziende della mia famiglia. E poi voglio viaggiare: a marzo partirò per il Guatemala e andrò a trovare mio figlio in California. Come medico ho dato tutto, speriamo che qualcosa rimanga. Sono certo di lasciare il pronto soccorso di Osimo in mano a colleghi preparati, alla dottoressa Rita Curto, ai dottori Adolfo Pansoni e Roberto Staffolani, i miei collaboratori più stretti e storici. Tutti insieme, con il personale infermieristico, lavorando in equipe siamo cresciuti e migliorati”. Da primario non nasconde che “oggi il nostro reparto, come molti altri pronto soccorsi italiani e marchigiani, soffre per carenza di personale. Mancano inoltre i consulenti, gli ortopedici ed i reparti di supporto come Urologia, Ginecologia e Pediatria al Ss. Benvenuto e Rocco non ci sono più. Qui nel presidio ospedaliero di Osimo hanno chiuso un punto nascita che registrava 700 parti annui, mentre sono ancora aperte Maternità, come quella di Fabriano, che si attestano sui 300 nati l’anno”.

Originario di Castelfidardo, laureato in Chirurgia generale all’Università di Ancona e specializzato in Chirurgia vascolare all’Università Cattolica di Roma, nel 1987 Enzo Frati lascia il reparto di Chirugia del ‘Ss.Benvenuto e Rocco’ per entrare in quello di Medicina d’urgenza dello stesso ospedale, come responsabile provvisorio del pronto soccorso e ottenendo dal 1989 l’indoneità primariale. Nel 2003 viene nominato primario del pronto soccorso dell’ospedale di Osimo. In questa veste e come direttore dell’Unità Operativa Complessa Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza dei 3 reparti del distretto sud dell’Asl 7 (Osimo, Loreto e Chiaravalle) oltre che vertice dell’emergenza territoriale per tutti i medici dei Potes dei presidi di Osimo, Loreto, Umberto I di Ancona e Torrette, provvede alla riconversione organizzativa dei reparti e inaugura in quello del Ss. Benvenuto e Rocco i 4 letti per il ricovero in osservazione breve. Il nuovo incarico arriva a coronamento di una carriera dedicata alla costruzione di uno dei reparti osimani più difficili, di cui Frati è stato sempre molto orgoglioso. Arricchita la sua professionalità con corsi nell’aspetto della managerialità, dal 2014 ad oggi il primario è stato riconfermato ininterrottamente al vertice del Dipartimento Urgenza-Emergenza di tutti gli ospedali dell’Area Vasta 2.

L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco

Da marzo l’Area Vasta 2 dovrà, pertanto, sostituirlo anche nell’incarico da super-vertice del Dipartimento Urgenza-Emergenza che coordina anche i pronto soccorsi degli ospedali di Jesi, Senigallia e Fabriano. Tra le tante certezze che formano il convincimento del dottor Frati c’è anche quella  che dopo di lui non scenderà il diluvio. Il Pronto soccorso di Osimo, insomma, continuerà ad esistere nei prossimi mesi e non sarà declassato a Punto di primo intervento, come dependance di quello già attivo nel presidio Inrca di via Montagnola ad Ancona. “Nonostante tutte le difficoltà che il reparto, come tanti altri. ripeto, sta attraversando nella ricerca vana di medici disposti a lavorarvi, – sottolinea- è impensabile che possa essere cancellato, perchè drena un bacino d’utenza di oltre 100mila abitanti che d’estate aumentano in misura esponenziale. Non è pensabile che i pazienti siano indirizzati tutti all’ospedale di Torrette. Inoltre nel nuovo Inrca-ospedale di rete, quando sarà realizzato, il pronto soccorso è previsto. E ’innegabile, però, che dopo la fusione con l’Inrca, ospedale per pazienti cronici, avvenuta nel 2018 il presidio di Osimo, ospedale per pazienti acuti, ci abbia un po’ rimesso”.



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