Il ministro Grillo è pronta a valutare modifiche ai criteri legali di distribuzione dei punti nascita sul territorio nazionale ed il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, concorda e plaude all’iniziativa. “In questi mesi sono state molte le richieste di rimodulazione della rete dei punti nascita arrivate da varie parti d’Italia al ministero della Salute. In considerazione del progressivo calo degli indici demografici del Paese, della carenza di alcune figure professionali sanitarie e per l’evidenza di situazioni territoriali caratterizzate da particolare disagio orografico, credo sia necessario valutare insieme alle Regioni – spiega il ministro in una nota stampa dello scorso 25 gennaio – l’attualità dell’Accordo Stato-Regioni del 2010, recepito poi dal DM 70/2015”. Giulia Grillo chiarisce inoltre che “le riforme, come tutti gli esperimenti, vanno monitorate ed eventualmente aggiornate, se necessario, alla luce dell’esperienza acquisita sul campo. Le mutate condizioni al contesto richiedono oggi una profonda riflessione sulla ponderazione dei rischi, nell’interesse primario delle mamme e dei neonati. In tal senso nelle scorse settimane ho chiesto, tramite la Direzione della Programmazione, di invitare il Comitato Percorso nascita nazionale ad approfondirne le problematiche al fine di inserire una riflessione specifica all’interno del Patto per la Salute”.
Non può che essere soddisfatto il sindaco di Fabriano che lotta insieme ai concittadini ormai da anni per il mantenimento del reparto di Ostetricia dell’ospedale ‘Profili’. “Questa è la strada – scrive sui social media – che il sottoscritto ha sempre indicato come l’unica percorribile: modificare i contenuti dell’accordo. Noi lo abbiamo chiesto ufficialmente e fermamente mentre la regione, alla quale chiedevamo di fare altrettanto, giocava allo scarica barile provando a fuggire dalle proprie responsabilità. Ora si apre un nuovo percorso”. E’ invece tranchant il giudizio del primo cittadino fabrianese sul nuovo Piano socio-sanitario regionale. “Ho letto le 132 pagine del documento approdato in Commissione Sanità in Regione. – commenta – È fumoso e volutamente generico che dice tutto e niente. Però se leggi tra le righe qualcosa di interessante, e inquietante, si trova. Tipo: ‘…superamento concettuale dell’ospedale come unico luogo di cura qualificato attraverso la riqualificazione delle strutture presenti nel territorio, anche grazie alle nuove regole determinate dai nuovi manuali di autorizzazione ed accreditamento…’, traduzione: privato”.
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