Fronte comune ad Fabriano per difendere il reparto di Ostetricia dell’ospedale Profili dopo il rigetto della richiesta di proroga dell’attività firmato e inviato dal Comitato nazionale percorso nascita. Il sindaco Gabriele Santarelli (M5S) ma anche il Pd, partito d’opposizione, hanno manifestato ferma contrarietà per la chiusura del punto nascita invocando certezze sulla salvaguardia del reparto al ministero e alle istituzioni regionali che riflettono la rispettiva appartenenza politica. Per i fabrianesi va evitato lo smantellamento del servizio che registra, sì, meno di 300 parti annui, uno dei parametri essenziale per rientrare negli standard di legge e per garantire la sopravvivenza della sala parto, ma che serve un’area montana.
Ieri sera Gabriele Santarelli ha incontrato nel reparto gli operatori della Maternità di Fabriano. «Come al solito si sono dimostrati sempre disponibili e in piena attività come dimostrano i numerosi fiocchi presenti fuori le porte delle camere. Li ho trovati sorpresi dalla notizia ma sereni e consapevoli del valore e della qualità del loro lavoro − racconta il primo cittadino fabrianese −. È chiaro che un reparto non può essere chiuso da un giorno all’altro e quindi aspettiamo di avere maggiori notizie su quelle che sono le tempistiche ipotizzate e nel frattempo lavoriamo per fare in modo che il Ministro intervenga per bloccare e rivedere la decisione presa dal comitato percorso nascite. Ci siamo attivati nei confronti del Ministero anche attraverso il Presidente della Commissione Sanità del Senato che è stato in visita proprio all’ospedale di Fabriano poche settimane fa insieme a Sergio Romagnoli».
Il sindaco si dice perplesso su come si sono svolti i fatti. «Fa riflettere, non lo nego, le tempistiche con le quali il comitato percorso nascita ha inviato la comunicazione alla Regione a pochi giorni dalla dichiarazione della ministra Grillo con cui affermava di voler rivedere i contenuti di accordo Stato Regioni – osserva – e quindi ridiscutere i parametri per la funzionalità dei punti nascita delle aree orograficamente disagiate come la nostra. Oltretutto questo documento ancora nessuno ha avuto modo di leggerlo e attualmente ci risulta che nemmeno il Ministro ne sia a conoscenza. Non ci sembra nemmeno questo il modo di buttare addosso tale notizia agli operatori e agli utenti, soprattutto alle mamme in attesa di partorire. Comunque il reparto attualmente è attivo e anzi registra il tutto esaurito. Continuiamo a tenerci in contatto con Roma per poter dare quanto prima eventuali positive novità».
IL PD DI FABRIANO: «IL PUNTO NASCITE DI FABRIANO DEVE RIMANERE APERTO» – Anche secondo i democrat di Fabriano, che la notizia che il Ministero (presso cui è costituito il Comitato Percorso Nascite) ha richiesto la chiusura del Punto Nascite di Fabriano è contraria a qualsiasi buon senso e a qualsiasi politica di attenzione al nostro territorio. “Per noi questo atto è irricevibile. – chiariscono in una nota il segretario Pd Fabriano Francesco Ducoli e il consigliere comunale Michele Crocetti – Abbiamo ribadito in ogni occasione che, per la città di Fabriano e per il comprensorio montano, questo servizio è imprescindibile e di fondamentale importanza. A seguito delle aperture del Ministro Grillo dei giorni scorsi, pensavamo si potesse aprire un momento di confronto per trovare una soluzione, al di là delle appartenenze politiche perché , come abbiamo sempre ribadito, deve prevalere l’interesse collettivo. Ieri la doccia fredda”.
Gli esponenti del Pd non tralasciano di lanciare una bordata politica al sindaco Gabriele Santarelli che a loro giudizio «continua a dimostrare una pericolosa incapacità di gestire la situazione, proseguendo a perdere tempo in inutili scaricabarile» ma lo invitano ad attivarsi «immediatamente presso il Ministero a guida 5 stelle e pretenda la salvaguardia del Punto Nascite. Per quanto ci riguarda, appresa la notizia ci siamo subito messi in contatto con il Presidente della Regione Luca Ceriscioli e con il Segretario Pd Regionale Giovanni Gostoli per chiedere un incontro urgente al fine di trovare una soluzione. Il Punto Nascite di Fabriano non può chiudere».
IL SENATORE ROMAGNOLI (M5S): «È COLPA DEL GOVERNATORE CERISCIOLI» – In questa situazione di incertezza non mancano le polemiche politiche. “Il Governatore Ceriscioli, com’è sua abitudine, sta diffondendo notizie false e pretestuose riguardo una imminente chiusura del Punto Nascita di Fabriano” punta il dito il senatore pentastellato Sergio Romagnoli. «Se il Punto nascita è stato sull’orlo della chiusura è proprio a causa di Ceriscioli e del precedente Governo di Centrosinistra, con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin − prosegue la nota del parlamentare pentastellato −. È infatti quel Ministro e quel Governo che non ha concesso la deroga alla chiusura del Punto Nascita. Il Ministro Giulia Grillo, appena insediata, si è subito occupata della vicenda, insieme a noi, rappresentanti al Comune e in Parlamento. Dobbiamo quindi ricordare al Ceriscioli, che forse difetta di una buona memoria, la recente visita all’Ospedale di Fabriano del Presidente della Commissione Sanità Pierpaolo Sileri e del Componente della stessa Commissione Rino Marinello, entrambi del Movimento 5 Stelle, accompagnati dal Senatore Sergio Romagnoli (M5S), dalla deputata Patrizia Terzoni, dal Sindaco Santarelli e dall’Assessore Simona Lupini, e le recenti dichiarazioni del Ministro Grillo, che soltanto 2 giorni fa ha confermato la sua intenzione di rivedere la situazione complessiva dei Punti Nascita in tutta Italia, proprio per modificare la linea intrapresa dai precedenti Governi, orientati verso il programma di chiusura dei Punti Nascita che non rispettavano certi parametri, parametri, peraltro ormai non più attuali e in linea con le mutate esigenze demografiche, così come ben affermato dal ministro Grillo».
In conclusione il senatore Sergio Romagnoli invita “Ceriscioli a evitare di creare allarmismi con dichiarazioni false, soltanto con lo scopo di scaricare le sue responsabilità su altri. Se il Punto Nascita di Fabriano non chiuderà lo dovremo soltanto all’impegno del Ministro Grillo e dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle sul territorio ai vari livelli, non certo al Governatore Ceriscioli che, in questi anni, al contrario si è distinto per la sua continua politica di smantellamento del Servizio Sanitario pubblico a vantaggio delle cliniche e strutture private”.
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