Il sindaco di Fabriano prepara la mobilitazione e le carte bollate contro l’annuncio della chiusura del punto nascita dell’ospedale Profili. Lo fa dopo preso visione del documento che la Regione ha citato per legittimare lo smantellamento del reparto di Ostetricia. Non basta: il primo cittadino di Fabriano invita il governatore Ceriscioli a rassegnare le dimissioni. “Ho appena parlato con il segretario del Ministro Grillo. – ha esordito stasera in un nuovo video trasmesso in diretta sui social media, Gabriele Santarelli (M5S) -. ed ho finalmente capito che cosa è successo. La Regione Marche aveva deciso già nel 2018 di chiudere il nostro reparto di Ostetricia con atti formali. A dicembre 2018 si è riunito il comitato ministeriale Lea e ciò di cui parla Ceriscioli è proprio la comunicazione del Comitato Lea che dichiara di prendere atto dei documenti inviati e della decisione della Regione di chiudere il reparto. Il Comitato Lea, in sostanza, si limita a richiedere alla Regione l’invio del certificato di chiusura del punto nascita. Un presidente di regione non si può permettere di prendere in giro i propri cittadini. Se lo ha fatto, si deve dimettere domani, e se non lo fa, noi dobbiamo andare in Regione in 20mila a rappresentare tutto l’entroterra del territorio marchigiano”.
Secondo l’interpretazione del sindaco Santarelli il governo regionale a guida Pd avrebbe scelto “ deliberatamente di chiudere il reparto di Ostetricia del nostro ospedale. La comunicazione di cui parla Ceriscioli – ha ripetuto Santarelli – è la comunicazione del comitato Lea che prende atto di quanto già deciso dalla Regione Marche nel 2018. All’interno del Comitato Lea, tra l’altro, siede anche un rappresentante della Regione Marche. E’ vergognoso che la Regione sapesse la cosa da dicembre 2018 e che abbia fatto credere a tutti noi che la notizia fosse arrivata solo pochi giorni fa. Una menzogna inaccettabile, sulla pelle dei cittadini, un atto gravissimo. Ora dobbiamo capire se c’è un modo per far recedere la Regione da questa posizione”.
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