Ultimi giorni di lavoro per Enzo Frati, direttore dipartimentale interaziendale dell’area Emergenza-Urgenza degli ospedali dell’Area vasta 2-Inrca e primario del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Osimo. Tutto il personale del Ss. Benvenuto e Rocco, nella tarda mattinata di oggi, ha partecipato alla festa di commiato del medico che lascia il servizio per andare in pensione dopo 40 anni di attività in corsia e una carriera in ascesa, iniziata nel 1979 all’ospedale di Castelfidardo e proseguita per 39 proprio nello stabilimento ospedaliero di Osimo. Nel ringraziare tutti Frati si è quasi commosso. Ha ricevuto tanti abbracci e persino la stretta di mano di quello che considera il suo maestro, l’ex direttore sanitario del presidio osimano, Carlo Rossi, l’ex primario che l’ha fatto crescere nel reparto di Chirurgia. “Mi ha insegnato la professione sul campo – racconta lui stesso – Ma ho rivisto con piacere anche Antonio Aprile, ex a.d. dell’Asl che ha creduto nelle mie qualità e dopo avermi spedito alla Bocconi di Milano per frequentare un corso di management, mi ha nominato primario e responsabile dell’emergenza in tutti i grandi eventi, a partire dalla visite papali a Loreto. Un direttore che investiva sulle persone, perche gli ospedali si fanno con le persone, non con i muri. La telefonata che ho apprezzato di più, invece, è arrivata dall’ex senatore Paolo Polenta, ex sindaco di Osimo ed ex assessore alla Sanità delle Marche quando nella zona sud di Ancona, tra gli ospedali di Osimo, Loreto e Castelfidardo si contavano ben 700 posti letto. Oggi all’ospedale al Ss Benvenuto e Rocco ce ne sono solo 50 posti”. In 40 anni è cambiato il mondo e anche la sanità.
Nel passaggio di testimone dopo i saluti di Enzo Frati, dal prossimo 1 marzo il reparto di pronto soccorso del Ss. Benvenuto e Rocco sarà coordinato dall’aiuto primario Adolfo Pansoni, facente funzioni. Nella pianta organica dell’ospedale Inrca-Osimo rimane prevista la figura del primario del Pronto soccorso ma dovrà essere indetto un concorso che in questo frangente non sembra nell’aria. L’area Vasta 2 dovrà poi individuare e nominare un nuovo capo Dipartimento Emergenza-Urgenza e così l’Inrca. Con l’entrata in trattamento di quiescenza, Enzo Frati deve infatti lasciare anche l’incarico da capo Dipartimento Emergenza-Urgenza dei 4 Pronto soccorsi degli ospedali dell’Area Vasta 2 (Jesi, Senigallia, Osimo e Fabriano), mantenuto ininterrottamente dal 2015 e quello di capo Dipartimento dell’Emergenza interaziendale Inrca-AreaVasta2 ottenuto nel 2018. “Sono orgoglioso dei miei collaboratori e sono convinto che i medici che hanno lavorato con me in questi anni, diventeranno tutti primari. – commenta l’ormai ex primario– Sono tutti molto preparati al pronto soccorso di Osimo ma non perché li ha guidati io, piuttosto perchè abbiamo lavorati insieme, c’è sempre stata la politica del noi, della squadra. Anche la caposala di Osimo ha una marcia in più: è riuscita a formare in un anno i 17 nuovi infermieri che nel turn over sono cambiati in reparto dopo la fusione con l’Inrca. Tutti giovani e sorridenti che hanno contribuito a migliorare la qualità del servizio percepita dall’utenza”.
Anche i numeri confermano l’eccellenza del pronto soccorso dove, nonostante tutto, continuano a mancare solo i medici. Le prestazioni effettuate nel 2018 sono sovrapponibili alle statistiche dell’ultimo biennio: 21mila registrate, nel dettaglio 17.800 accessi più altre 3000 medicazioni ambulatoriali con un impegno cresciuto in intensità e qualità dal 2016, con il declassamento da Ppi in Pat dell’ospedale di Loreto. La carenza di sanitari però continua a farsi sentire. Un nuovo camice bianco è entrato in servizio proprio ieri a fronte di due che se ne andranno nelle prossime settimane. “E’ attesa però a breve una seconda assunzione ed entro la prossima estate potrebbe arrivarne altre. – garantisce Enzo Frati- Certo mi sarebbero serviti altri due mesi per mettere a punto anche questo problema perché Osimo è un pronto soccorso importante che da filtro agli accessi dell’ospedale di Torrette e questo dettaglio non va sottovalutato”.
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