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Visita di Papa Francesco a Loreto,
l’arcivescovo Dal Cin scrive ai fedeli

MESSAGGIO - In attesa dell'arrivo del Santo Padre nella città mariana il prelato dà alcune indicazioni alla comunità dei credenti affinché si prepari al meglio a ricevere il Papa. «Francesco firmerà nella Santa Casa la Lettera post Sinodale sui giovani, indirizzata a tutto il mondo. La portata di questo gesto è immensa, non solo dal punto di vista storico, ma anche spirituale ed educativo. Sarebbe assai riduttivo sentirci onorati della sua visita solo perché il Papa è un personaggio famoso e un riferimento mediatico mondiale che attirerà l’attenzione sulla nostra Città e su tutta la terra marchigiana. Il valore della sua visita è molto di più»

L’arcivescovo prelato di Loreto, Fabio Dal Cin (foto a’archivio)

 

In attesa dell’arrivo di Papa Francesco a Loreto, il prossimo 25 marzo, l’arcivescovo Fabio Dal Cin, prelato della città mariana scrive ai fedeli.

Fratelli e Sorelle,
l’annuncio che Papa Francesco verrà a Loreto è stato accolto con grande gioia ed entusiasmo. Il Santo Padre vuole compiere qui un atto unico nel suo genere: firmerà nella Santa Casa la Lettera post Sinodale sui giovani, indirizzata a tutto il mondo. La portata di questo gesto è immensa, non solo dal punto di vista storico, ma anche spirituale ed educativo. Tra quelle pareti sono cresciuti la giovane Maria di Nazareth e il giovane Gesù: questo gesto dice quanto al Papa e alla Chiesa stiano a cuore le giovani generazioni, tanto che ancora una volta li affiderà solennemente alla Madre di Dio. E nella Santa Casa, dove ha vissuto la Santa Famiglia, celebrerà l’Eucaristia evidenziando la profonda connessione tra la piccola chiesa domestica e la grande famiglia dei figli di Dio, che è la Chiesa universale, di cui il Papa è principio e fondamento visibile di unità (LG 18), la pietra di sostegno e il punto di convergenza di tutta la Chiesa.
Il 25 marzo prossimo, nella Sua persona tutta la Chiesa entrerà nella Santa Casa per dire Sì a Dio che è venuto ad abitare in mezzo a noi e per attingere la grazia di ripartire con rinnovato entusiasmo nella testimonianza cristiana. In un tempo segnato dall’incertezza, dalla precarietà, dall’insicurezza, il Santo Padre che si fa pellegrino alla Santa Casa indica a tutti, giovani, famiglie, ammalati e sofferenti, uomini e donne alla ricerca di una speranza, che è possibile accogliere il senso vero della propria vita aprendoci al dono di Dio, come ha fatto la Vergine Maria.
Ancora una volta, nella semplicità e umiltà della Santa Casa si riverbererà la bellezza della Chiesa, che desidera portare a tutti, senza ambiguità, la sola vera ricchezza di ogni uomo, l’unica che resiste a tutte le mode passeggere e non invecchia mai: Gesù Cristo, il Grande Vivente, il Cristo eternamente giovane. In questa fede Papa Francesco viene a confermarci tutti.
Sarebbe assai riduttivo sentirci onorati della sua visita solo perché il Papa è un personaggio famoso e un riferimento mediatico mondiale che attirerà l’attenzione sulla nostra Città e su tutta la terra marchigiana. Il valore della sua visita è molto di più.
Egli è Vicario di Cristo, il Successore di Pietro: la roccia su cui Cristo ha assicurato la coesione della Chiesa. La Sua missione è quella di tenerci uniti a Cristo e di guidarci verso il Padre, di tenere unita la rete ecclesiale perché solo insieme possiamo essere con Cristo, che è il Signore di tutti. La sua voce esprime dunque la fede autentica vissuta dal popolo di Dio, che da lui è interpretata con la speciale assistenza dello Spirto Santo.
La persona del Papa, i suoi gesti, le sue parole e la sua preghiera e benedizione assumono dunque una portata eccezionale, perché ci collegano direttamente a Dio; ci connettono in maniera unica a tutta la Chiesa terrestre e celeste, come diceva S. Ambrogio: Dove c’è Pietro, lì c’è la Chiesa.
L’evento che ci attende è un grande dono di Dio.
Mi affido a tutte le istituzioni ecclesiali e civili, di ogni ordine e grado, perché questa straordinaria occasione sia preparata sin nei minimi
particolari. La visita sarà tanto più fruttuosa quanto meglio ci prepareremo spiritualmente.
Ritengo pertanto doveroso rivolgere a tutti l’invito a disporre i nostri cuori ad un autentico rinnovamento personale e comunitario, promuovendo concreti atteggiamenti di comunione e di fraternità, uniti e concordi nella preghiera per essere come Cristo ci vuole: un cuore solo e un’anima sola.

Per favorire il rinnovamento personale, mi permetto di presentare a tutti voi, fratelli e sorelle nella fede, come pure ai pellegrini e ai visitatori del Santuario, alcuni suggerimenti condivisi con i Sacerdoti, i Parroci e i Religiosi della Prelatura: in ogni Eucaristia, dopo la preghiera post communio, prima della benedizione, si reciti la preghiera per il Santo Padre. Invito inoltre a portare la preghiera per il Papa agli ammalati e agli infermi perché la loro invocazione, impreziosita dalla sofferenza, sia di conforto e sostegno al Santo Padre, per il bene della Chiesa e per l’umanità. Invito tutti, giovani e adulti, a partecipare ogni martedì in Santuario ai Quaresimali: “Fa’ venire Pietro e sarai salvato tu e tutta la tua famiglia” (At 11,12-13). In ogni Parrocchia si favorisca l’accompagnamento personale e l’ascolto delle confessioni, si promuovano momenti di catechesi sul ministero del Papa nella Chiesa, secondo la guida del Catechismo della Chiesa Cattolica. Nella Penitenzieria del Santuario ci sarà ogni giorno un sacerdote disponibile anche durante la pausa pranzo, per il sacramento della riconciliazione.

Ogni sabato sera in Santuario siamo invitati a partecipare alla preghiera del santo Rosario con la fiaccolata per pregare per i giovani, le famiglie, i malati e secondo le intenzioni di Papa Francesco.

Domenica 17 marzo in tutte le celebrazioni, nelle parrocchie e negli istituti religiosi, le offerte raccolte saranno per la carità di Papa Francesco: sarà il nostro regalo per i poveri che egli aiuta.

Venerdì 22 marzo siamo invitati a prepararci anche con il digiuno e la preghiera. In Santuario alle 11.00 celebreremo l’Eucaristia con i parroci, i consacrati/e e i fedeli secondo le intenzioni di tutti i loretani e pellegrini. Seguirà l’adorazione eucaristica partecipata a turno dalle parrocchie e dai gruppi ecclesiali. (Dalle 11 saranno sospese tutte le altre Ss. Messe nel Santuario e nelle singole
parrocchie). Alle ore 21 il canto dei Vespri, la processione e la solenne benedizione alla Città e al mondo intero a Porta Marina.

In questa circostanza sarà promulgato lo Statuto della Caritas diocesana.

Come San Paolo salì a Gerusalemme per vedere Pietro, anche noi il 25 marzo saliremo al colle lauretano, portando nel cuore le gioie e le fatiche, le speranze e le angosce delle nostre famiglie e di tutta l’umanità. E l’incontro con il Successore di Pietro sarà una forte esperienza di Chiesa, di comunione. Sono certo che le comunità parrocchiali, gli istituti religiosi, i gruppi, le associazioni vorranno porsi su questa strada con animo aperto e generoso per prepararci insieme ad accogliere Papa Francesco e affidare a Dio ogni giovane perché davvero possa trovare la sua personale, unica, irripetibile ‘strada nella vita’, sulle orme di Gesù. Auspico vivamente che il tempo della preparazione, e ancor più quello che seguirà la visita del Papa, quando rifletteremo e cercheremo di attuare insieme le sue indicazioni, siano tempo di gioia e di luce, e aprano sempre più la nostra mente e il nostro cuore a ricevere ed annunciare l’Amore di Dio.
Vi benedico.

Fabio Dal Cin
Arcivescovo Prelato

Papa Francesco a Loreto per parlare di giovani, fede e vocazioni

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