Dopo il no del Tar Marche alla sospensiva per mantenere in vita del reparto di Ostetricia dell’ospedale ‘Profili’ chiuso a Febbraio, Fabriano spera anche nei giudici romani per riaprire il suo punto nascita. L’udienza camerale in Consiglio di Stato si svolgerà entro la metà di Maggio, prima del 22, data già fissata dal Tar di Ancona per il giudizio di merito sul ricorso presentato dal Comune con il patrocinio dell’avvocato Giovanni Ranci. Se i giudici di Palazzo Spada accoglieranno l’appello contro l’istanza cautelare negata a marzo dai giudici anconetani, rinvieranno gli atti proprio al Tar Marche che deve comunque decidere lunedì 22 Maggio. Una doppia pronuncia, insomma, che potrebbe cambiare gli orientamenti.
Davanti ai giudici capitolini, il legale del comune di Fabriano, ribadirà che le città inserite nel cratere sono esentate dall’adeguarsi ai parametri sanitari, salvo disposizioni ministeriali diverse, che non ci sono state per l’Ostetrica del ‘Profili’. C’è poi il fattore-viabilità: la Ss 76 è punteggiata di cantieri e solo questo basta a rallentare la percorrenza e a mettere a rischio la salute di una gestante con doglie e quella di chi l’accompagna all’ospedale di Jesi. Il reparto di Fabriano inoltre non rispetta i parametri di sicurezza ministeriali dei 500 parti anche perchè mancante di guardia medica ostetrica e pediatrica che l’Asur avrebbe dovuto assumere. Non c’è ancora la conferma ufficiale, ma è probabile, infine, che mercoledì prossimo, 8 maggio, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, sarà a Roma, all’incontro finalmente concesso dal ministero della Salute, per analizzare quale orizzonte si apre per l’ospedale ‘Profili’ e la sua Maternità.
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