Continua il tour di confronto della Cna Zona Sud con i 7 candidati sindaco di Osimo, nel quarto appuntamento protagonista Maria Grazia Mariani. La candidata di “Difendi Osimo” ha innanzitutto risposto alle priorità presentate dall’associazione. Per quanto riguarda la strada di bordo la Mariani ha dichiarato il progetto, ad oggi, irrealistico., in quanto l’attuale amministrazione, avendo retrocesso alcune delle aree edificabili necessarie ad ottenere gli oneri di urbanizzazione per la realizzazione dell’opera, ha di fatto messo una pietra tombale su questa importante via di comunicazione. Ancora più irrealistica, sempre secondo la Mariani, la possibilità di una realizzazione della strada a Nord «perché in primo luogo non esiste un progetto e nessuno la mai visto ed in secondo luogo non ci sono le risorse economiche per metterlo in atto». Per tale ragione la candidata auspica di rimettere mano al Prg per togliere le aree edificabili non più necessarie alla realizzazione dell’opera e cercare di ricucire il tessuto urbano nei tratti che invece hanno visto la realizzazione della strada di bordo.
Sul traffico che congestiona via Marco Polo, secondo la Mariani è necessario agire con soluzioni più economiche e politiche, per esempio agendo sulle tariffe degli autobus scolastici (azzerandole), deviando il traffico pesante e realizzando un nuovo piano di mobilità. Per stimolare il turismo, la Mariani trova vincente la strategia delle mostre artistiche ma dichiara di voler puntare anche su nuove attrazioni legate in particolare alla storia produttiva della nostra città, con particolare riferimento ad un museo del giradischi, ricollegandosi alle produzioni industriali locali della metà dello scorso secolo.
«Dal confronto è emersa una condivisione netta sulle politiche relative alle mostre culturali che hanno portato ad Osimo un movimento turistico interessante e proficuo per la ristorazione – dichiarano Andrea Cantori e Luigi Giambartolomei, segretario e coordinatore della Cna di Osimo – Abbiamo invece dubbi sull’annunciato progetto del museo ma soprattutto sulla strategia indicata per la strada di bordo. Condividiamo l’opinione che, se nella legislatura attuale non si troveranno le risorse per riattivare il percorso della strada di bordo, si dovrà inevitabilmente tenere conto di una mancata realizzazione dell’opera, ma nei prossimi 5 anni l’auspicio della nostra associazione è quello di tentare con tutte le forze di sbloccare l’opera per realizzarla».
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