facebook rss

La cooperazione internazionale
raccontata dall’ex viceministro Giro

OSIMO - Ieri l'incontro pubblico organizzato da 'Osimo Ecologia e Futuro', una delle 5 liste in appoggio al candidato sindaco Simone Pugnaloni

Michela Glorio

 

Martedì 21 maggio 2019 dalle ore 18:00 presso la Sala del Cantinone di Osimo si è tenuta la conferenza “Esperienze di Cooperazione Internazionale … oltre i luoghi comuni”, organizzata da Osimo Ecologia e Futuro, una delle 5 liste in appoggio al candidato sindaco Simone Pugnaloni per le elezioni amministrative del 26 maggio prossimo. Tra gli illustri ospiti relatori il prof. Mario Giro, già viceministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale.  Il suo intervento ha messo in evidenza il circolo virtuoso che si attiva grazie alla cooperazione internazionale, specialmente se essa viene fatta con paesi emergenti con forte crescita del Pil. Il Prof. Giro ha fatto notare che la percezione che si ha all’estero dell’Italia e degli italiani sta cambiando in negativo: se in passato eravamo visti come un popolo simpatico ora ci vedono come un popolo che è diventato cattivo. Questo ci danneggia molto anche dal punto di vista economico. E pensare che la lingua italiana è la quarta lingua più studiata al mondo: non perché sia una lingua usata in modo utilitaristico ma perché è la lingua della letteratura, dell’Opera, della Cultura in generale.

A seguire la platea ha ascoltato Mattia Magagnini, biologo candidato nella lista Osimo Ecologia e Futuro che ha illustrato con numeri alla mano il fenomeno dei migranti verso l’Italia negli ultimi anni, con un particolare accento sulle criticità causate dai recenti decreti del nuovo Governo. Magagnini ha inoltre parlato delle esperienze positive di accoglienza attraverso l’esperienza dei corridoi umanitari. La capolista di Ecologia e futuro, Michela Glorio, assessora uscente della giunta Pugnaloni con deleghe a Sviluppo Economico, Ambiente e Turismo si è riallacciata al tema dell’incontro raccontando il suo importante lavoro in una Ong che si occupa proprio di cooperazione internazionale e ha messo in evidenza l’azione dell’amministrazione comunale con l’avvio di progetti Sprar che in 4 anni hanno accolto ad Osimo circa 70 persone. Esperienze positive da raccontare che aggiungono valore alla nostra comunità e non sottraggono niente a nessuno anzi contribuiscono a rafforzare il tessuto economico esistente.

Olimpia Discoli (ex operatrice del Gus) ha raccontato l’esperienza dello Sprar a Osimo. “All’inizio le persone di Osimo erano molto chiuse e non distinguevano tra un rifugiato politico, un migrante economico e un clandestino”. Sì è visto quanto sia difficile superare i luoghi comuni e i pregiudizi verso le persone migranti. Poi c’è stata una grande disponibilità del tessuto produttivo di ospitare tirocini lavorativi e tutti i ragazzi ospitati hanno avuto la possibilità di fare un’ esperienza di lavoro in un’azienda del territorio. Il segreto per vincere questi preconcetti è stato l’incontro tra chi accoglie e chi viene accolto, il guardarsi negli occhi per scoprire che le sofferenze e l’umanità di chi cerca un futuro migliore possono essere comprese e aprire il varco alla più fruttifera solidarietà.  Emilio Vaccaroni, consulente di organizzazione anch’egli candidato nella lista Ecologia e Futuro, ha raccontato alle molte persone presenti il progetto denominato ‘L’Arca’ grazie al quale si è data ospitalità estiva a tanti bambini provenienti dalle aree martoriate di Chernobyl dopo il gravissimo incidente nucleare del 1986.  L’evento si è concluso con le testimonianze di Abdur, ragazzo Pakistano ospitato ad Osimo con il primo progetto Sprar che oggi lavora con un contratto a tempo indeterminato presso la Cooperativa “Zi Nene” di Loreto e l’esperienza di una famiglia di San Biagio che attraverso la Caritas ha ospitato ragazzi stranieri per un periodo di tempo, raccontando di come questi incontri siano un plus per tutta la comunità.



Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X