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Incontro sindacati-gruppo Elica
prosegue il percorso condiviso
per garantire piena occupazione

LAVORO - Confermato l’andamento positivo della Fime di Castelfidardo, mentre la produzione degli stabilimenti fabrianesi è stata migliore rispetto a quella del 2018

Lo stabilimento Elica di Fabriano (foto d’archivio)

 

Si è svolto stamattina l’incontro tra le organizzazioni sindacali, le Rsu degli stabilimenti del gruppo ed il management di Elica, già calendarizzato al Ministero del Lavoro al momento della firma dell’accordo per gli ulteriori 12 mesi di Contratti di solidarietà (Cds).« E’ emerso che il cambio di amministratore delegato, avvenuto con 3 mesi di anticipo rispetto alla naturale scadenza, porterà una continuità con il piano strategico già condiviso a settembre del 2017 ed oggetto di approfondito confronto. – spiegano le Rsu del Gruppo Elica insieme alle segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm – è confermato l’andamento positivo della Fime di Castelfidardo dove si la produzione di motori ha permesso di tornare alla piena occupazione già da tempo mentre la produzione degli stabilimenti fabrianesi è stata migliore del 2018, grazie alle azioni messe dall’azienda anche su richiesta delle organizzazioni sindacali».

Lo stabilimento Fime di Castelfidardo (foto d’archivio)

Secondo le sigle sindacali la volontà di rafforzare questo percorso,«è sicuramente un punto di partenza positivo con cui continuare il confronto ed individuare insieme le strade più convenienti da percorrere al fine di riportare, tutta l’area della produzione di cappe, alla saturazione degli impianti e dell’orario di lavoro. E’ stato già dimostrato che i livelli di efficienza e qualità di degli stabilimenti di Mergo e Cerreto d’Esi permettono di prendere in considerazione anche le azioni in controtendenza con le scelte dell’ultimo decennio. Proprio alla luce di questo è necessario che quanto prima sia convocato un momento di confronto con il nuovo amministratore delegato per valutare le opportunità da perseguire e le migliori strategie nell’interesse del territorio, dove le persone hanno già dato un importante contributo, in termini occupazionali, alle riorganizzazioni dell’azienda».

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