Il consorzio agrario provinciale di Osimo Stazione sarà riconvertito in un centro commerciale. La giunta comunale del sindaco Simone Pugnaloni (Pd) ha deliberato l’ok al piano attuativo, lo scorso 8 agosto. Il progetto prevede la totale demolizione del capannone per la realizzazione di una media struttura di vendita (entro i 1500 mq e con una volumetria di 8mila mc.) e di un ampio parcheggio pubblico. Per una migliore fruibilità del posteggio dell’area, che si affaccia sulla Statale 16 a ridosso dell’ingresso della frazione osimana, sono previsti due nuovi accessi nella parte alta del lotto. Proprio per evitare di congestione di traffico verrà, infatti, chiuso quello esistente all’incrocio tra la Statale Adriatica e via Abbadia.
Il progetto viene ritenuto migliorativo dall’amministrazione comunale di Osimo anche per l’eliminazione dei depositi delle granaglie all’interno del contesto urbano della frazione e rispetto alle condizioni di rischio idraulico del sito in quando verranno smantellati gli attuali depositi carburanti e il deposito-presidio dei prodotti fitosanitari. Le opere di urbanizzazione primaria a carico di chi lottizzerà l’area (strade, parcheggi, aree verdi, rete fognaria, pubblica illuminazione, gas-metano, elettrica, acqua, telefonia, etc.) sono state quantificate in 170.101 euro e verranno realizzate a scomputo degli oneri, secondo quanto previsto della convenzione urbanistica e un progetto definitivo o esecutivo da approvare in seguito. La riconversione dell’ex consorzio accende però la miccia delle polemiche tra Liste civiche e Lega. Per i movimenti civici la nuova area commerciale sarebbe la prova di un ‘inciucione’ tra il Pd del sindaco Simone Pugnaloni e la Lega del candidato sindaco Alberto Maria Alessandrini alle elezioni comunali del 2019.
LISTE CIVICHE: «ECCO LA PROVA DELL’INCIUCIONE TRA PD E LEGA» – «Lo sapevamo, lo abbiamo detto per tempo. E’ l’ulteriore prova dell’inciucio della Lega di Osimo con la sinistra, circa le elezioni comunali. In particolare, Alessandrini che accusava falsamente le Liste civiche di essere di sinistra, era colui che metteva in atto il secondo sacco urbanistico di Osimo Stazione» deducono i movimenti civici perché «nell’ottobre 2018, Alessandro Alessandrini (il padre di Alberto Maria n.d.r.), chiede ufficialmente a Pugnaloni la trasformazione edilizia del Consorzio in un supermercato di oltre 1.500 mq». Da ottobre 2018 in poi il progetto della lottizzazione va avanti nell’iter, approdando in Provincia e poi in Regione.
«Si raccolgono pareri e prescrizioni e autorizzazione, ma nessuna comunicazione viene data della procedura al consiglio di quartiere di Osimo Stazione – proseguono le Liste civiche – Il consigliere Pd Campanari, nel frattempo, lancia l’idea che nel consorzio agrario si potrebbero fare parcheggi per i cittadini. Il 25 maggio 2019, due giorni prima del voto, il tecnico consegna le ultime integrazioni al Comune di Osimo e a metà luglio la Polizia municipale rilascia parere positivo che per accedere e uscire al centro commerciale si entrerà da via Bixio. Nel consiglio di quartiere di metà luglio nessun accenno viene fatto della lottizzazione». Tanto basta per far rilevare agli attivisti civici «l’evidente accordo sottobanco fra esponenti importanti della Lega di Osimo con la sinistra al governo della città; accordo esistente da tempo e che dà conferma dell’accordo elettorale per la spartizione della città e il silenzio assordante delle istituzioni interessate, nonchè la mancata comunicazione ai cittadini. Sul tema specifico della lottizzazione ci entreremo successivamente, qui ribadendo che viene ancora una volta smontata la teoria che il Prg non si può attuare per la causa promossa dalla Provincia al Comune di Osimo».
ALESSANDRINI (LEGA): «PUGNALONI IN CONTINUITA’ CON LE POLITICHE DI LATINI» – «Se la memoria non mi inganna il caro ex sindaco Latini nel suo secondo mandato in Comune venne eletto con il significativo supporto della Margherita di Gentiloni, Letta, Rosy Bindi e, ovviamente, dello stesso Pugnaloni. Così come sempre significativo fu il sostegno di Latini, qualche anno dopo, all’ex Governatore Spacca ed al Pd. Con questi infatti ottenne un seggio in regione nella maggioranza di centro sinistra (questa volta il partito che scelse fu quello di Rutelli). Sempre coerentemente alle ultime elezioni, poi, non ci pensò due volte a candidare noti esponenti ed ex amministratori locali del Partito democratico osimano. Ed oggi parla di inciuci ?!» replica il consigliere comunale della Lega, Alberto Maria Alessandrini. «Personalmente non penso che un leghista possa mai votare a sinistra ma è certo che se mai si dovesse trovare in tale spiacevole condizione l’avvocato Latini sarebbe la prima persona da contattare, data la sua lunga esperienza in materia. Ironia a parte, – prosegue – certe affermazioni e ricostruzioni sono coerenti come chi, pontificando, le emette. Stessa ‘coerenza’ e pacatezza la dimostra quando parla di sacco edilizio su Osimo Stazione. Nel merito della situazione del consorzio agrario (questione che conosco marginalmente ma forse le civiche dimenticano che il consigliere della Lega è Alberto Alessandrini e non Alessandro) mi limito a sottolineare che l’amministrazione Pugnaloni si porrebbe in continuità con il passato. Tutti quanti ricordiamo molto bene quello che le passate amministrazioni delle liste civiche hanno fatto con l’ex consorzio agrario del San Carlo (ora Conad) con le numerose lottizzazioni incompiute sparse per tutto il territorio osimano, con il bitumificio di Passatempo, con il PalaBaldinelli (utile ma certamente non a impatto zero) ed in generale con una politica edificatoria difficilmente conciliabile con una ritrovata anima ‘green’. Hanno autorizzato il ‘Cargo Pier’, il centro commerciale ‘Coccinella’ etc..etc.. La politica è ovviamente un gioco delle parti ma senza serietà è un attimo farla diventare una farsa».
MARIANI (FdI): «PROGETTO INOPPORTUNO PERCHE’ AUMENTERA’ LO SMOG NELLA FRAZIONE» – Sulla questione interviene anche Maria Grazia Mariani, portavoce osimana di Fratelli d’Italia che, senza entrare nella querelle politica, giudica piuttosto inopportuna la scelta di insediare un nuovo centro commerciale nel cuore di una frazione soffocata dallo smog. «Un nuovo centro commerciale di 8700 mc sorgerà ad Osimo Stazione al posto del consorzio agrario. La giunta Pd di Pugnaloni lo scorso 8 agosto ha dato il via alla sua realizzazione. Ne avevamo certamente bisogno ad Osimo! Soprattutto ad Osimo Stazione. Un centro commerciale lungo la Statale è proprio quello che ci vuole per risolvere il problema traffico e smog. La cosa buffa è che a criticarne la scelta sono le Liste Civiche di Latini che dimenticano di aver autorizzato centri commerciali ovunque: il Cargopier, ex Consorzio Agrario zona San Carlo, le Coccinelle, Lidl, ecc…(alcuni dei quali chiusi, altri in procinto di farlo). Inutile aprire negozi se poi non ci sono clienti che possono permettersi di spendere. Bisogna creare posti di lavoro e quindi attuare politiche a favore degli imprenditori che creano occupazione».
GINNETTI (PROGETTO OSIMO): «UNA SCELTA CALATA DALL’ALTO» – Il consigliere comunale di Progetto Osimo Futura, Achille Ginnetti definisce invece la novità come «la sorpresa di Ferragosto dell’Amministrazione comunale» domandandosi « dove è finita la partecipazione democratica». Secondo il capogruppo di Progetto Osimo Futura «la condivisione con i cittadini delle scelte che interessano la frazione? Erano slogan buoni solo per la campagna elettorale, ce ne siamo accorti. E dell’obbligo di acquisire il parere preventivo del Consiglio di Quartiere su ogni variazione urbanistica? È una norma del Regolamento….fatto? No. Di tutte le proposte di sistemazione dell’ex Consorzio, avanzate dai cittadini nelle assemblee, incontri, riunioni, è stata scelta la peggiore, quella che nessun abitante della Stazione voleva. Pensate ai notevoli problemi che comporta, di traffico (2 uscite a monte, dove su via Farini e via Pellico????) e di inquinamento soprattutto. Progetto Osimo Futura esprime il più forte dissenso nei confronti di questa scelta e è a fianco dei cittadini di Osimo Stazione costretti a subire un’ennesima imposizione dall’alto».
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