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Ragazze indotte a prostituirsi
nei centri olistici: cinque arresti
(Foto/Video)

INCHIESTA - L'operazione della Squadra Mobile ha messo sotto sequestro 9 strutture gestite da marito e moglie di origine pugliese. Ad Ancona, chiuso un centro della Baraccola. Almeno 50 squillo sarebbero finite nel giro illecito, praticando massaggi hot ai clienti

 

La polizia fuori da un centro massaggi

 

di Federica Serfilippi (foto di Giusy Marinelli)

Massaggi hot nei centri olistici di mezza Italia: cinque arresti, nove strutture sotto sequestro e una cinquantina di ragazze indotte a prostituirsi. Sono i termini dell’operazione ‘Vishudda’ che ha permesso agli agenti della Squadra Mobile di arrestare un giro di prostituzione attivo tra la Puglia, le Marche, la Lombardia, l’Abruzzo e l’Emilia Romagna. Ad Ancona, è finito sotto sequestro un centro della Baraccola. All’apice dell’organizzazione, stando all’ipotesi accusatoria, ci sarebbe stata una coppia di coniugi foggiani.  Lui, 40enneè stato associato al carcere di Foggia mentre sua moglie, 33enne, è stata relegata ai domiciliari. Altre tre donne, considerate le segretarie della coppia, hanno subito la misura cautelare dell’obbligo di dimora. C’è anche un’altra indagata a piede libero. Per tutto il gruppo l’accusa è di concorso in sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Per i coniugi c’è anche l’accusa di induzione alla prostituzione. Le vittime, tutte italiane dai 20 ai 30 anni, sarebbero state una cinquantina. Secondo quanto rilevato dagli inquirenti, le ragazze venivano adescate mediante annunci di offerte di lavoro a tempo indeterminato. Nulla, nell’annuncio, faceva presagire al lavoro a cui poi venivano avviate. Secondo la Squadra Mobile, c’era una vera e propria selezione delle ragazze, con tanto di ‘lezioni’ per far imparare loro le tecniche del massaggio osè, un corpo a corpo con il cliente allietato dall’uso di olii e praticato su un tappeto dove ci si adagiava completamente nudi. Come emerso dall’uso delle spycam disseminate nei centri della polizia, il massaggio sarebbe sfociato in un atto sessuale. Costo: 100 euro per un’ora. Quaranta euro sarebbero finiti nelle mani della ragazza, 60 venivano dati alla coppia di pugliese.  Stando a quanto emerso dalle indagini, le massaggiatrici venivano fatte girare di volta in volta nei vari centri: una sorta di turnover per cambiare i volti delle strutture in mano ai coniugi foggiani. I centri chiusi sono siti ad Ancona, punto di partenza dell’indagine, Faenza (RA), Curtatone (MN), San Giovanni in Marigliano (RN), San Benedetto del Tronto (AP), Pescara, Barletta e Bologna. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati 15mila euro in contanti. Ma la polizia stima che il giro d’affari mensile poteva essere di circa 40mila euro.

(servizio aggiornato alle 15,40)

 

 

 

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