Le toccava, le baciava, faceva loro apprezzamenti spinti, in ascensore e in uno stanzino, lontano da occhi indiscreti. Arrestato ad Ancona bidello con l’accusa di violenza sessuale. L’uomo, over 50 anni, impiegato in uno istituto scolastico della città, è finito in manette ieri mattina. I carabinieri sono andati a prenderlo a casa dopo una complessa indagine che ha portato a formulare l’accusa a suo carico avvalorata da registrazioni video che lo avrebbero sorpreso nelle molestie spinte alle studentesse. A far partire l’indagine è stata la denuncia di una ragazzina, le vittime hanno tutte meno di 16 anni, ai genitori che si sono poi rivolti ai carabinieri di Brecce Bianche. La studentessa ha confidato ai familiari i palpeggiamenti, i baci, e le frasi spinte che il bidello le avrebbe rivolto in più occasioni. Stessa cosa sarebbe accaduta ad altre due ragazzine della stessa scuola, sentite dai carabinieri. Gli inquirenti hanno ascoltato anche altre persone che hanno fornito indicazioni importanti per ricostruire i fatti. Tutte e tre le ragazzine avrebbero subito pesanti attenzioni da parte del bidello, all’interno della scuola. Il racconto della studentessa ai genitori è di poche settimane fa. I familiari si sono rivolti ai carabinieri di Brecce Bianche per formalizzare la denuncia. Sono partite le indagini. Per poter provare quanto dichiarato dalla studentessa, i militari hanno installato delle telecamere all’interno dell’istituto scolastico. Hanno controllato i movimenti del bidello. Grazie alle telecamere e alle microspie, i carabinieri sono riusciti a raccogliere elementi gravi a suo carico. Il bidello molestava le studentesse all’interno di uno stanzino e in ascensore, in luoghi dove non era visto. Carezze proibite e apprezzamenti pesanti che per la legge italiana confluiscono nel reato di violenza sessuale. Ora l’uomo si trova agli arresti domiciliari. Al bidello è stato riconosciuto l’aggravante di aver compiuto ripetuti atti sessuali con minorenni sotto i 16 anni e che le erano state affidate per ragioni di educazione ed istruzione. Resta da capire quanti altri episodi sono accaduti e quante altre studentesse sono rimaste vittime oltre alle tre accertate. La misura cautelare è stata firmata dal gip Carlo Cimini su richiesta del pm Serena Bizzarri.
(Servizio aggiornato alle 16)
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