di Martina Marinangeli (foto di Giusy Marinelli)
Una seduta consiliare decisamente atipica quella andata in scena oggi a palazzo del Popolo, a poche ore dal terremoto che ha scosso il Comune dalle fondamenta, con la perquisizione di diversi uffici – tra cui quello ai Lavori pubblici – e l’arresto di un dipendente da parte della polizia. I lavori si sono aperti con le comunicazioni della sindaca Valeria Mancinelli in proposito, che ha auspicato «uno scrupoloso e rapido accertamento dei fatti», parlando di una situazione «sicuramente preoccupante. Le ipotesi di illeciti, se confermate, sono gravi e preoccupanti». A margine del Consiglio, la prima cittadina ha aggiunto: «siamo nella fase degli accertamenti, in fase diagnostica, quindi è ancora tutto molto confuso. Un dipendente è stato oggetto di custodia cautelare per evidenti esigenze di tutela delle indagini, ma altre notizie non ne ho. Sapete bene quanti progetti di lavori pubblici abbiamo in cantiere e già finanziati: è evidente che se continua ad aleggiare questa situazione di incertezza che riguarda in particolar modo il settore dei lavori pubblici, la macchina comunale non è nelle condizioni di avere certezza e serenità di lavorare su cose importanti per la città. Quindi chiedo che venga fatta chiarezza il più presto possibile. Rigore assoluto, ma non processi mediatici. L’amministrazione darà tutta la collaborazione possibile. Nell’immediato, non è che chiuderemo l’assessorato dei Lavori pubblici. Tradotto: non è che non uscirà il bando per i lavori agli Archi per una gara pubblica perché c’è un’indagine in corso».
Sulle tempistiche che hanno visto lo tsunami travolgere il Comune proprio all’indomani della presentazione del libro sui ‘Principi del buon governo’, Mancinelli taglia corto: «non credo ne complotti» e conferma «la fiducia nei miei assessori».
Intanto i consiglieri Lega – MNS Marco Ausili, Maria Grazia De Angelis e Antonella Andreoli hanno presentato una depositato la richiesta di costituzione di una Commissione di indagine, controfirmata da tutta l’opposizione.
«Quella del sindaco è una risposta inadeguata – il commento del consigliere Fi Daniele Berardinelli –: si scarica la responsabilità solo sul dipendente. C’è l’inderogabile necessità della massima trasparenza sulla vicenda». Concorde l’esponente consiliare della Lega Marco Ausili, secondo cui «la nostra fiducia nei vostri confronti finisce oggi, 7 novembre 2019», mentre Angelo Eliantonio (Fdi) parla di «giornata triste» e aggiunge: «il castello dorato che è stato dipinto da questa giunta dalla riconferma alle urne in realtà non esiste. Nel Comune del ‘sindaco del mondo’ forse la corruzione c’è eccome».
Per la capogruppo pentastellata Daniela Diomedi, «quella di oggi è una sconfitta annunciata: vedere i poliziotti entrare in Comune è stata una cosa orribile».
Sempre dai banchi delle opposizioni, è intervenuto anche il consigliere Francesco Rubini (Aic), sottolineando come «veder sfilare le forze dell’ordine sia stato un colpo forte ed indelebile per chi era presente. Non è un caso isolato quello del dipendente, e se venisse confermato l’impianto accusatorio, saremmo di fronte ad un ‘sistema’ non attribuibile ad una sola mela marcia».
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