Era stata inaugurata nel 2016 a Fabriano, la ‘Culla per la vita’. Un progetto destinato a quelle mamme che non potevano o non volevano, per scelte etiche o per difficoltà economiche, accudire il figlio appena nato e preferivano lasciarlo con un gesto anonimo in quella culla tecnologica dopo avergli dato la vita. La culla, una moderna ‘ruota degli esposti’, era custodita in un locale dell’ospedale ‘Profili’ ma appena tre mesi dopo il taglio del nastro, il sisma ne aveva bloccato il funzionamento, rendendo inagibile lo spazio dell’ospedale che la ospitava. Ora, grazie ai promotori del ‘Centro Aiuto alla Vita’ che l’avevano progettata, in particolare alla presidente del Cav, Siliana Mencarelli, il lettino sarà riattivato all’esterno delle mura ospedaliere ma collegato al Pronto soccorso del ‘Profili’. Il dispositivo, mantenuto sempre caldo, dopo due minuti dalla chiusura del meccanismo farà suonare un allarme che attiverà i medici del Pronto soccorso, garantendo così cure al bebè e riservatezza al genitore. Il prossimo 13 dicembre l’amministratore apostolico della locale Diocesi di Fabriano-Matelica, il vescovo Francesco Massara, con la sua benedizione consacrerà il ripristino del servizio. La culla sarà titolata alla memoria di Salvatore Mirabella, volontario molto attivo nel mondo del terzo settore e del Sociale e proprio grazie a una donazione della sua famiglia è potuta tornare in funzione.
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