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Pronto soccorso Inrca-Osimo,
Ginnetti: «Mancano troppi medici»

SANITA - Il medico e consigliere comunale di Progetto Osimo Futura invita l'ammistrazione Pugnaloni a fare pressing sulla Direzione sanitaria perchè il potenziamento del reparto di medicina d'urgenza diventi una effettiva priorità. «Devono quanto prima essere coperte le figure carenti con nuove assunzioni e con la rotazione del personale del Ppi dell'Inrca Ancona in attesa della nuova struttura ospedaliera dell’Aspio» rimarca

Il triage del Pronto Soccorso dell’ospedale di Osimo

L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Osimo

 

E’ stata avviata la scorsa settimana la procedura del concorso per individuare il primario del reparto di Pneumologia dell’ospedale Inrca-Osimo, della guardia radiologica e per selezionare un secondo medico neo-specialista al pronto soccorso. «Ma la situazione – osserva il medico Achille Ginnetti, capogruppo consiliare di Progetto Osimo Futura – è ben più complessa di quanto descritta e c’è bisogno di conoscere bene la realtà attuale e precisare alcuni aspetti per comprendere quanto ancora il Pronto Soccorso debba essere potenziato». Secondo Ginnetti la fusione del ‘Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo con l’Inrca «ha costituito per quest’ultima un notevole salto di qualità, quindi non un vantaggio solo per Osimo ammesso e non concesso che ci sia stato. L’Inrca infatti oggi si trova con due ottime unità operative di Chirurgia e di Medicina e un Pronto soccorso effettivo a Osimo, indispensabile completamento del Punto di Primo Intervento, dedicato solo alle urgenze minori e ad una prima stabilizzazione del paziente ad alta complessità dei pazienti geriatrici, presente nell’Ospedale di via Montagnola. Inoltre nel Ppi – Accettazione geriatrica dell’Inrca non vengono accolti pazienti con traumi anche se ultrasessantacinquenni. Quindi parliamo del Pronto Soccorso Inrca e non solo di Osimo, che però rimane in una grave carenza di personale medico, problema che non può essere risolto ricorrendo a una cooperativa di medici pensionati solo pochi dei quali hanno una specifica esperienza nel campo dell’emergenza».

La sala d’attesa del Pronto soccorso di Osimo

Nel reparto di prima emergenza la dotazione medica organica attuale non sempre riesce a garantire la presenza di due medici per turno diurno, mentre di notte è presente sempre un solo medico che oltre a rispondere alle urgenze del Pronto soccorso deve svolgere anche il compito di Guardia Interdivisionale. «Infatti il ridotto numero di medici alle UO di Medicina e Chirurgia non consente di istituire turni di guardia notturna nei reparti.- osserva Achille Ginnetti – Quindi il medico del pronto Soccorso di notte deve occuparsi anche delle problematiche minori presenti nei due reparti, ma questo è consentito solo con la presenza di due medici al Pronto soccorso. È vero che anche prima dell’Inrca al pronto soccorso di Osimo di notte era presente un solo medico strutturato, ma si poteva contare stabilmente sull’integrazione di personale medico e paramedico del 118 che operava anche all’interno della struttura. Collaborazione oggi non più possibile perché appartenenti a due Aziende sanitarie diverse».

Achille Ginnetti (a sinistra) con il sindaco Simone Pugnaloni

Altro aspetto da chiarire, a giudizio del mnedico consigliere comunale, è che l’osservazione breve intensiva (Obi) del Pronto soccorso che «non si effettua al piano superiore nella cosiddetta “terza corsia” inaugurata nel gennaio scorso, ma come sempre all’interno delle stanze del Pronto soccorso. perché solo così un solo medico può controllare da vicino un paziente critico soprattutto nelle ore notturne. Tant’è che i letti del piano sopra vengono utilizzati come Obi chirurgica per persone in osservazione della Chirurgia. Scelta più che giustificata, perché è inimmaginabile che di notte un solo medico possa far fronte a tre potenziali emergenze contemporanee: al pronto soccorso, nei reparti e all’Obi al piano superiore. Quindi l’emergenza “più urgente” del Pronto Soccorso è l’arrivo di nuovi medici che possano finalmente completare un organico minimo sufficiente a rispondere efficacemente a oltre 18 mila accessi annui. Solo così è possibile garantire qualità e sicurezza delle cure».

I letti della terza corsia di Chirurgia

L’invito rivolto da Progetto Osimo Futura all’Amministrazione Pugnaloni è quindi quello di perseguire «con determinazione questo obiettivo facendo opera di convincimento e di pressione sulla Direzione Inrca affinché il potenziamento del Pronto soccorso diventi una effettiva priorità e vengano quanto prima coperte le figure carenti con nuove assunzioni (niente cooperativa o co-co-co) e con la rotazione del personale del Ppi nell’ottica di un unico nosocomio Osimo-Inrca, in attesa della nuova struttura ospedaliera dell’Aspio. Progetto Osimo Futura riafferma la propria disponibilità a qualsiasi tipo di collaborazione per il potenziamento del nostro pronto Soccorso e per migliorare l’offerta sanitaria ai nostri concittadini».

 



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