facebook rss

La Sala Gialla approva il Piano antenne
e il regolamento sulla videosorveglianza

OSIMO - Fatta luce in aula sui costi sostenuti dal Comune dopo il contenzioso per il licenziamento dell'ex ingegnere capo. Le Liste civiche ritirano l'ordine del giorno emendato sulla sicurezza dopo i raid ladreschi in città

La Sala Gialla di Osimo

 

«Il piano antenne è fondamentale per la nostra citta’. Tutelare la salute della comunita’ è fondamentale. Sara’ uno dei primi impegni che il nuovo dirigente all’urbanistica dovra’ raggiungere nel corso del 2020. Approvato in consiglio comunale un odg che ci impegna verso questo obiettivo». A parlare è il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni. Ieri sera la Sala Gialla ha infatti approvato l’ordine del giorno proposto dal capogruppo M5S David Monticelli e firmato anche dal presidente del Consiglio comunale Giorgio Campanari che impegna l’amministrazione comunale a redigere un Piano Antenne per la città. Nel corso della stessa seduta l’assemblea cittadina ha deliberato il via libera al regolamento per la disciplina del sistema di videosorveglianza, che oltre a tutelare la privacy e i diritti fondamentali delle persone, permetterà al Comune di Osimo di partecipare con la sua rete di spycam (operativa con 85 telecamere entro fine anno) ad un sistema integrato di sicurezza che coinvolge le altre forze di polizia, i Comuni limitrofi.

I banchi vuoti dei consiglieri comunali delle Liste civiche  ieri nella Sala Gialla durante la discussione sul licenziamento dell’ingegnere capo

In apertura di seduta e dopo i saluti istituzionali del vice questore Giuseppe Todaro che lascia Osimo per un nuovo incarico alla Questura di Rimini e che ha illustrato i dati sui reati registrati sul territorio comunale nell’ultimo biennio, il vice sindaco Mauro Pellegrini ha fatto luce sui costi del licenziamento dell’ingegnere capo Franco Mazzocchini avvenuto nel 2001 durante la prima amministrazione comunale delle Liste civiche. Nel corso dell’illustrazione del punto non erano in aula i consiglieri del gruppo Liste civiche. Nel rispondere all’interrogazione a tema dei consiglieri comunali Gallina Fiorini, Canapa, Invernizzi e Flamini (Pd) ha spiegato che alla fine le somme già liquidate o ancora pagate ammonteranno nel totale a circa 450mila euro così suddivise: 108.966,25 euro di risarcimento danni già pagati; 146.459,59 euro di risarcimento ancora da pagare; 34.857,38 euro stimati di contributi previdenziali, 12.449 euro stimati di IRAP, 71.531,70 euro di rimborso spese legali della controparte e 70.000 euro stimati e da conteggiare per le spese legali a carico del Comune. «Denaro pagato dai cittadini osimani. Il conto totale sarà una cifra esorbitante, una quantità di denaro pubblico che viene sprecata per colpa di un intervento illegittimo e sconsiderato che l’allora amministrazione ha commesso nel 2001, e che continua a difendere contro ogni logica di buonsenso anche dopo la sentenza. – osserva il gruppo di maggioranza Energia Nuova, che sostiene il sindaco Pugnaloni – Questo modo di fare non sarà mai il nostro modo di fare, prevaricare i diritti di un dipendente pubblico e arrampicarsi sugli specchi a distanza di anni dopo un salasso del genere, non può essere accettabile per i cittadini, che finalmente hanno chiaro il danno che hanno subito». Il sindaco Pugnaloni ha aggiunto che «la comunita’ osimana ha gia’ pagato 110 mila euro circa e dovra’ pagare ancora altri 232 mila euro circa. Quei soldi invece di finire in un fondo rischi potevano essere investiti in politiche sociali. Peccato»

Giorgio Campanari con il sindaco Simone Pugnaloni

L’assise ha inoltre prorogato la sospensione dei termini per la maggiorazione tariffe oneri di urbanizzazione. Ritirato invece dopo una lunga discussione l’ordine del giorno proposto dal gruppo consiliare Liste civiche sui «numerosi raid ladreschi in città». «Ieri sera in consiglio comunale l’ “ammucchiata” (PD-M5S-Progetto Osimo, Lega e Destra di Osimo) sul nostro ordine del giorno era tutta impegnata mica a contrastare il fenomeno, ma a fermare la nostra proposta, per non darle pubblicità e consenso. – scrivono i movimenti del leadre Dino Latini – L’obbiettivo non è mettere in sicurezza i cittadini, ma frenare le iniziative delle Liste civiche». Pertanto i movimenti civici «hanno ritirato l’ordine del giorno ormai stravolto dagli emendamenti in un manifesto a favore del non fare nulla e continuano con i volontari a fare passaggi in tutto il territorio per cercare di dare più sicurezza A Pugnaloni, Canapa, Andreoli, Alessandrini, lasciamo le tante parole inutili che i furti sono calati quasi del 50% e che chi propone di difendere i cittadini per la sicurezza farebbe solo demagogia e strumentalizzazione».



Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X