Il M5S correrà da solo anche nelle Marche. Danilo Toninelli, responsabile delle campagne elettorali dei grillini e il capo politico Luigi Di Maio hanno incontrato questa mattina i due referenti per le elezioni regionali nelle Marche Gianni Maggi e Martina Parisse. «È stato rilevato che non ci sono le condizioni politiche per pensare a un patto civico che comprenda anche i partiti», spiega il Movimento. Nessuna alleanza col Pd dunque, così come è stato sancito anche per le elezioni comunali di Macerata.
Con il naufragio dell’ipotesi di un asse giallo-rosso in salsa marchigiana, cambia anche la posizione dell’ex Rettore della Politecnica, Sauro Longhi, sceso in campo per rappresentare il campo progressista dal Pd fino ai pentastellati. L’orientamento sarebbe comunque quello di mantenere la candidatura, trovando l’appoggio magari di qualche lista civica.
Sulla decisione dei vertici romani riguardo alle Regionali marchigiane, è intervenuta la senatrice jesina del M5S Donatella Agostinelli, che ha commentato: «Apprendo con immensa soddisfazione le dichiarazioni di Luigi Di Maio che mettono fine al tentativo maldestro e direi quasi da dilettante del consigliere uscente Gianni Maggi di allearsi con il Pd, nonostante l’assemblea regionale degli attivisti avesse chiaramente, già da tempo, espresso la propria contrarietà. Un’azione iniziata in solitaria e poi appoggiata da altri consiglieri regionali (Pergolesi e Giorgini ) infine portata avanti pubblicamente e senza alcuna legittimazione. Ripeto senza alcuna legittimazione e destabilizzando l’elettorato. Tutto ciò ha creato grave imbarazzo e danno a tutti noi, portavoce, attivisti e simpatizzanti, proprio perché non voluta pressoché da nessuno. Altro che “Agostinelli al misto” perché si è messa di traverso a questo modo di agire, agire che, alla fine, ha mostrato una miopia ed una presunzione che nascondevano, alla luce dei fatti, una incapacità politica senza pari. Dopo questa figura da dilettanti allo sbaraglio, Maggi e soci abbiano almeno dignità ed escano dal M5S affinché non ci sia più posto per i finti portavoce che rappresentano solo loro stessi, comportandosi esattamente come i vecchi politicanti che abbiamo sempre combattuto . Adesso la partita per il futuro delle nostre amate Marche è ancora aperta e tutta da giocare».
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