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Regionali, Manifesto della Sinistra:
in prima fila il prof Roberto Mancini

POLITICA – Il docente dell'Università di Macerata è tra i firmatari di un appello di movimenti e associazioni per una proposta aperta ed inclusiva

 

Roberto Mancini

 

di Andrea Braconi

Il mondo della sinistra non può e non vuole restare a guardare. E così per le elezioni regionali anche “tutto ciò che si muove oltre il Pd” (come tengono orgogliosamente a rimarcare alcuni esponenti di quell’area) inizia a gettare le basi per un percorso autonomo, di vera e propria rinascita. E sono già decine le persone che hanno sottoscritto un manifesto/appello nel quale, oltre a tanti contenuti, è impresso un nome: quello di Roberto Mancini, nato a Macerata e residente a Civitanova, docente ordinario di filosofia teorica all’Università di Macerata, da sempre impegnato nei movimenti per la pace e per l’economia sociale e solidale, considerato il garante di questo progetto ancora in fase embrionale. Che possa essere lui il nome da spendere per la carica di presidente della Regione? Al momento il puzzle non è completo, perché manca un passaggio essenziale: un confronto. E dal basso.

Così, per parlare di questa “proposta aperta ed inclusiva, senza ancora nulla di predefinito”, associazioni, movimenti, liste civiche, comitati e singoli cittadini si sono dati appuntamento venerdì 17 gennaio a Marina di Altidona.

Uscire dalla trappola della sfiducia. Portare nel circuito asfittico dell’istituzione regionale la forza di un movimento democratico. Far fiorire una forte cultura di riqualificazione della democrazia. Spezzare il gioco tra i partiti oggi in Consiglio regionale. Sono i punti cardine del manifesto/appello e di una discussione che avrà inizio a partire dalle  21 all’interno della Sala Joyce Lussu e che vedrà la partecipazione di tutti i firmatari.

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