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Sardine, in 400 a Civitanova
«Dobbiamo svegliarci, è ora di agire» (FOTO-VIDEO)

LE TESTIMONIANZE di chi oggi pomeriggio è sceso in piazza al raduno regionale per parlare di antifascismo, consumo di suolo, violenza di genere, disabilità e terremoto. Gli organizzatori: «Aspettiamo l'esito del voto in Emilia, poi vedremo come muoverci per le Marche»
Le testimonianze di chi oggi pomeriggio è sceso in piazza

 

Il raduno delle Sardine questo pomeriggio al Lido Cluana a Civitanova

 

di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)

Civitanova non si slega del tutto. Rimane di molto sotto la soglia delle 1000 presenze previste il banco di sardine del Lido Cluana. Circa 400 i presenti radunati oggi pomeriggio in una piazza che ha avuto però il merito di trattare anche argomenti locali, come il terremoto e il consumo di suolo.

Noemi Romanazzo

Temi, musica e bella partecipazione sulle note di “Bella Ciao”, ma anche l’inno di “Mameli” cantati da una diciassettenne Noemi Romanazzo che fa risuonare anche le parole tra le palazzine Liberty del Lido Cluana, con le motivazioni della sua partecipazione: «dobbiamo risvegliarci – dice -dobbiamo farlo per noi, ma anche per gli altri. Per il ragazzo che uscendo di casa ha trovato una scritta antisemita sulla porta, non nel 1943, ma nel 2020. Per il giovane che rispondendo al citofono si è sentito chiedere se spacciasse, ha la mia età, eppure a me non l’hanno mai chiesto. Per chi viene etichettato con stereotipi, per me che se tenessi la mano ad un ragazzo mi preoccuperei se fosse troppo fredda, ma se la tenessi ad una ragazza dovrei preoccuparmi di essere lasciata sanguinante in un vicolo, per una signora che ad 89 anni ha bisogno della scorta con l’unica colpa di essere sopravvissuta. E’ tardi, dobbiamo svegliarci, è ora di agire».

Cinque i temi sviluppati in piazza: l’antifascismo con la presidente della sezione Anpi di Civitanova Annita Pantanetti, il consumo di suolo con Marco Cervellini di Legambiente, la violenza di genere, la disabilità e il terremoto. «Questa piazza diventa con la vostra presenza più gioiosa e solidale – ha detto la Pantanetti – più attenta a quello che ci circonda. Come Anpi vogliamo un mondo senza razzismo e antisemitismo e invece sappiamo che ancora tutto questo esiste. I nostri primi iscritti furono ragazzi e combatterono il nazifascismo, altri finirono nei campi di concentramento. Questi giovani partigiani ci hanno lasciato la Costituzione, non so se sia la più bella del mondo ma è quella che deve regolare le nostre vite».

Venanzo Ronchetti ex sindaco di Serravalle

E il monito è stato preso alla lettera dalle sardine che hanno anticipato ogni tema dalla lettura di una parte della Costituzione. A margine del palco anche il talento di Dimitri Papiri che “in diretta” sulla base delle suggestioni della piazza ha realizzato alcune delle sue vignette di satira sagace. Grande commozione per la presenza di Venanzo Ronchetti, storico sindaco del terremoto del ’97 che da Serravalle è stato invitato assieme a Tommaso Pettinelli, un ragazzo dell’entroterra unendo così simbolicamente due età diverse e anche due terremoti profondamente diversi come ha ricordato l’ex primo cittadino: «Io sono stato fortunato ad essere sindaco nel 1997 – ha detto Ronchetti – quando il processo di ricostruzione è stato veloce e lineare. Il terremoto è un problema che tocca tutti. La ricostruzione nel ’97 ha funzionato bene ed era proprio dal modello Marche che occorreva ripartire per questa ricostruzione. Allora fu fatto un lavoro straordinario, ma non ne è stato tenuto conto. Bisognerebbe pensare ad una legge nazionale sulle calamità». Insomma una piazza che ha dato tanto contenuto e forse deluso un po’ sulle presenze come sottolinea lo stesso Giorgio Mattiuzzo: «la città non ha risposto come speravamo. Nel gruppo sono 800 le sardine di Civitanova e ci aspettavamo quindi sulle 1000 persone. Sapevamo però che Civitanova fosse una piazza difficile».

«Organizzare tutto questo, con i relatori e i momenti di intrattenimento non è stato semplice, abbiamo puntato sui temi – ha detto Cristiana Cecchetti – pensiamo di aver fatto un servizio importante per la città tornando a puntare il faro sul terremoto e sulla colata di cemento che si sta abbattendo sulla città». Civitanova sarà però anche il fulcro da cui partirà la campagna elettorale per le regionali visto che per il centrodestra entrambi i possibili candidati, sia che prevalga Acquaroli con Fratelli d’Italia, sia che prevalga Ciarapica con i civici nel caso di appoggio della Lega, provengono da questa zona. Non è escluso che le sardine possano dar battaglia come è successo in Emilia Romagna con Bonaccini contro Borgonzoni: «Vedremo tra poche ore che diranno le urne – conclude Mattiuzzo – molto del nostro futuro dipenderà da queste elezioni, se vincerà Bonaccini vorrà dire che qualcosa abbiamo mosso e ci siamo mossi per l’Emilia Romagna, di certo ci muoveremo per le Marche».  

Gli organizzatori civitanovesi con l’ex sindaco Venanzo Ronchetti

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