«I virus non conoscono barriere razziali!». Con questo slogan e l’hashtag #JeNeSuisPasUnVirus, parte l’iniziativa che vede la «Cena di Solidarietà alla Comunità Cinese e ai suoi lavoratori fortemente penalizzati da una psicosi irrazionale. Chi vive qua non – è il messaggio che lancia l’anconetano Daniele Ballanti tramite Facebook – trasmette il Coronavirus, ma il Coronavirus può ‘prenderlo’ chiunque, cinesi e non cinesi, se va nelle zone dove c’è questo virus! Perciò prosegue – dimostriamo di essere più razionali delle paure, i ristoranti cinesi anconetani comprano cibo italiano e sono sicuri!». Con la cena si vuole dunque far sì che «la solidarietà vada espressa con i fatti, ricordiamoci che potremmo ognuno di noi essere soggetti a cose simili in altri momenti».
L’evento, organizzato per venerdì 21 febbraio alle 20 nel ristorante Shanghai di piazza Ugo Bassi vede un menu «a base di involtini primavera (verdure), ravioli al vapore e alla griglia (di carne o di verdure), varie tipologie di riso (cantonese, verdure, ecc…), spaghetti di soia, gnocchi cinesi, pollo e manzo alle verdure, zenzero, cipolle, limone, verdure varie. E per finire gelato fritto e frutta caramellata». L’invito (al quale si può aderire anche tramite il link: https://www.facebook.com/events/ristorante-shanghai-ancona/jenesuispasunvirus-cena-di-solidariet%C3%A0-ancona/490168301862246/ ) è inoltre quello di «dimostrare che nessuno di noi è un virus; e il mese successivo – conclude – si potrebbe ripetere l’evento in un altro ristorante cinese di Ancona».
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