Nessun caso di Coronavirus nelle Marche: tre persone oggi sono state sottoposte a controlli in regione e intorno alle 19 è arrivato l’esito dei tamponi: tutti negativi. Le persone che sono state controllate si trovano due in provincia di Ancona e una in quella di Fermo.
Quest’ultimo caso riguarderebbe un uomo che ieri sera è stato al pronto soccorso di Civitanova. Si tratta di un parente di uno dei ricoverati per Coronavirus di Codogno. L’uomo, pure lui del comune lombardo, si trova nelle Marche, in provincia di Fermo, per questioni affettive. Ieri sera è stato all’ospedale di Civitanova per fare un controllo. Non aveva comunque febbre né sindromi influenzali e aveva avuto contatti con il parente a metà febbraio (quando l’uomo non aveva i sintomi del Coronavirus). I casi di Ancona riguardano due persone che sono rientrate di recente dalla Lombardia e che avevano sintomi influenzali. Tutti sono stati sottoposti a controllo e nessuno è risultato avere il Coronavirus. L’attenzione comunque resta altissima nelle Marche dove oggi pomeriggio si è riunito il Gruppo operativo per l’emergenza regionale (Gores), a cui ha partecipato anche il governatore Luca Ceriscioli.
«Siamo in attesa di un passaggio importante: la Protezione civile nazionale sta lavorando alle linee guida per le grandi manifestazioni. Il contagio a livello nazionale ha fatto un salto di qualità, poiché non riguarda più solo coloro che sono andati nei luoghi dei focolai principali, in Cina, ma ci sono persone contagiate qui nel territorio nazionale» ha detto Ceriscioli. Il governatore ha spiegato inoltre che «Nelle Marche al momento non abbiamo nessun caso positivo. Ciò non toglie che dobbiamo rafforzare tutte le attività di prevenzione. La prima, più delicata e più importante, è che quando si hanno dei sintomi non bisogna andare al pronto soccorso ma chiamare il medico di famiglia o il medico di continuità assistenziale, affinché intervengano loro per gestire la situazione. Noi stiamo lavorando nella sala operativa da molte ore e lo faremo anche nei prossimi giorni, senza abbassare la guardia, senza creare inutili allarmismi. Sono già pronti, se serviranno, 57 posti per ospitare casi che dovessero rivelarsi, perché la macchina non aspetta l’ultimo momento ma si muove per tempo. Lavoriamo anche per proteggere chi lavora in sanità. Si fanno scelte che devono consentire a tutto il sistema di essere pronto. Tengo molto a mantenere costante la comunicazione e l’informazione».
ASCOLI- CREMONESE – Questa mattina il Gores è venuto a conoscenza dal Comitato operativo nazionale che all’ospedale di Cremona sono stati identificati oggi due casi accertati di Coronavirus: da qui la decisione di sospendere la partita Ascoli-Cremonese.
LE PRECAUZIONI – Chi ha dubbi rispetto al proprio stato di salute non deve andare in ospedale, né negli studi dei loro medici, ma devono contattare telefonicamente i medici di medicina generale o, durante gli orari in cui non c’è la reperibilità, la guardia medica, che fornirà le indicazioni in base alle singole situazioni. La richiesta è quella di affrontare questa emergenza con attenzione ma senza allarmismi, contribuendo ad evitare la diffusione seguendo le indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità: lavarsi spesso le mani, eitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, non toccare occhi, naso e bocca con le mani, coprire bocca e naso se si starnutisce o tossisce, non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assistono persone malate. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi, contattare il Numero Verde 1500 se si hanno febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni, gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus.
CIVITANOVA – Il sindaco Fabrizio Ciarapica, ha deciso di convocare questo pomeriggio un Tavolo tecnico con Giunta, Presidente del consiglio, segretario e dirigenti comunali, Polizia locale e Protezione civile «per valutare tutte le misure atte a contenere le criticità e promuovere un piano di informazione». La decisione, ha detto Ciarapica, nasce «considerato lo stato di emergenza sanitaria proclamato di recente dal Consiglio dei ministri e gli ultimi sviluppi sul Coronavirus, pur non registrandosi ad oggi nella nostra regione casi di contagio».
(Ultimo aggiornamento alle 19,45)
(Redazione CM)
(foto Giusy Marinelli)
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