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Coronavirus, Salvini: «Pasticcio Regione
Ha sbagliato Conte o Ceriscioli?»

IL LEADER DELLA LEGA attacca: «Chi si prende la responsabilità di tutelare i cittadini?». Il responsabile Arrigoni e i consiglieri regionali chiedevano già da ieri la chiusura delle scuole. Oggi insorgono: «Le Marche non sono in buone mani»
L'arrivo della telefonata del premier Conte durante la conferenza stampa del presidente Luca Ceriscioli

 

Matteo Salvini

 

«Incredibile pasticcio della Regione Marche, che prima annuncia una ordinanza per chiudere le scuole e poi se la rimangia su richiesta del premier Conte. O ha sbagliato Conte o ha sbagliato Ceriscioli. Chi si prende la responsabilità di tutelare i marchigiani?». L’accusa arriva direttamente da Matteo Salvini, leader della Lega, a pochi minuti dal termine della conferenza stampa indetta dal presidente della Regione Luca Ceriscioli. Il governatore ha annunciato la chiusura di scuole e atenei e l’annullamento degli eventi fino al 2 marzo. Subito la comunicazione si è diffusa a macchia d’olio sui social, nelle chat Whatsapp diffusissime tra i genitori, e nelle scuole. Qualche minuto dopo la telefonata del premier Giuseppe Conte che chiede di sospendere l’ordinanza e di attendere il confronto di tutte le regioni ad un tavolo indetto per domani. La Lega da ieri sera, attraverso il consigliere regionale Mirco Carloni e questa mattina con una nota congiunta firmata anche dal responsabile della Lega Marche Paolo Arrigoni, assieme ai consiglieri regionali, chiede a Ceriscioli «di assumere un’ordinanza come hanno fatto le altre regioni, tra cui l’Emilia-Romagna e la Liguria, prima ancora di avere dei casi di contagio da coronavirus, per evitare rischi e soprattutto per evitare l’incertezza che stanno vivendo sindaci, rettori di università, presidi».
Naturalmente dopo la conferenza, Arrigoni insorge: «Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, prima annuncia un’ordinanza per chiudere tutte le scuole e poi fa dietrofront dopo una telefonata di Conte. O l’ordinanza serve, e quindi il governatore non ha coraggio e il premier è un irresponsabile, oppure l’ordinanza non serve e quindi Ceriscioli ha commesso un errore. In entrambi i casi, la Regione non è in buone mani».

(Redazione Cm)

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