AGGIORNAMENTO DELLE 18,30 – Il ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, pochi minuti fa ha ufficializzato la chiusura delle scuole fino al 15 marzo come era stato anticipato in tarda mattinata. Anche le università di tutta Italia rimarranno chiuse per il Coronavirus. E’ ufficiale: scuole chiuse da domani fino al 15 marzo. «Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo», ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina parlando a Palazzo Chigi. «Noi della trasparenza abbiamo fatto sempre la nostra regola d’azione, verità e trasparenza», dice il premier spiegando che, sulla chiusura delle scuole questa mattina «era stato chiesto al comitato tecnico-scientifico un ulteriore approfondimento». Per questo «la notizia che è fuoriuscita è stata totalmente improvvida». Perché le misure sulla scuola? «Perché in questo momento siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario per quanto efficiente e eccellente rischia di andare in sovraccarico» in particolare «per la terapia intensiva e sub-intensiva», dice Conte.
Il decreto firmato dal premier Conte prevede: la sospensione dei congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità. Sono sospese anche le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; «resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni (i comuni della ‘zona rossa’), lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico». E’ vietato per gli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto; è vietato l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani. Per quanto riguarda la sospensione delle lezioni, i dirigenti scolastici, sentito il collegio dei docenti, dovranno attivare, dove possibile, la modalità di didattica a distanza avendo anche riguardo dellle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
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Scuole e università chiuse in tutta Italia, ma non c’è ancora l’ufficialità. A riferire la decisione diffusa di fermare le lezioni, per far fronte all’emergenza del Coronavirus, è stata l’Ansa. Ma il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, parlando con i cronisti a Palazzo Chigi, ha affermato di aver chiesto un approfondimento al comitato tecnico-scientifico, dopo l’incontro tra il premier Conte e i ministri dal quale è emersa la volontà di fermare l’attività didattica. «La decisione – ha proseguito – arriverà nelle prossime ore». Se questa scelta dovesse essere confermata le scuole e le università rimarranno chiuse fino al 15 marzo. Scuole e atenei nelle Marche devono comunque rimanere chiusi fino a domenica, in base ad una ordinanza emessa ieri dal governatore Luca Ceriscioli visto l’aumentare dei casi, saliti a 84 con tre persone morte e quattro province coinvolte (Pesaro, che registra la maggior parte dei casi, Ancona, Macerata e Fermo).
Se la decisione del governo verrà confermata le la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Macerata, in programma lunedì, potrebbe saltare. Oltre alla scuole gli italiani dovranno cambiare stile di vita almeno per 30 giorni. Niente strette di mano, niente abbracci, basta meeting e congressi, stop alle manifestazioni, anche a quelle sportive. Le partite di calcio, semmai, potranno avvenire solo a porte chiuse. Ma si deciderà nelle prossime ore la soluzione definitiva. Il governo mira anche a potenziare il sistema sanitario, con un aumento del 50% dei posti nelle terapie intensive, quelle più sotto pressione in emergenza coronavirus. Per quel che riguarda lo sforamento del deficit, la richiesta potrebbe arrivare venerdì in Parlamento.
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