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Coronavirus, salgono a 124 i casi positivi
Ipotesi ospedale unico per i contagiati

SANITA'- La Regione sta valutando il trasferimento dei pazienti da uno dei due nosocomi, di Pesaro o di Torrette. Se necessario, quello scelto sarà riservato in esclusiva a chi è affetto da Covid-19

 

L’ospedale di Torrette

 

Un unico reparto di Rianimazione capace di accogliere, se dovesse essere necessario, tutti i casi gravi di Coronavirus. E’ il piano “b” a cui sta lavorando la Regione per essere pronta a qualsiasi situazione. Questa mattina i tamponi positivi sono saliti a 124 (per il momento restano due i contagiati nel Maceratese, un 33enne che per lavoro si trovava a Civitanova e un rappresentante di Porto Recanati). Il Gores ha comunicato questa mattina che sono 124 i tamponi risultati positivi al Coronavirus nelle Marche, su un totale di 413 effettuati. «I casi positivi nella provincia di Pesaro Urbino sono cento, nella provincia di Ancona sono 19, nella provincia di Macerata sono 2 e nella provincia di Fermo sono 3. E’ attualmente in aggiornamento il numero dei ricoverati in terapia intensiva. 61 pazienti sono ricoverati nei reparti di malattie infettive. Le persone in isolamento domiciliare sono 704, di cui 643 asintomatici e 61 sintomatici». E in questo contesto si sta ragionando sull’idea di trasferire un intero ospedale nel caso di un’impennata di casi che necessitano del reparto di Rianimazione. Tra le ipotesi in esame ci sono gli ospedali di Torrette e di Pesaro. La necessità è data dal fatto che le Rianimazioni degli ospedali sono organizzate con un grande stanzone che raccoglie i malati che si trovano a una certa distanza tra di loro ma non in isolamento. Normalmente gli spazi in isolamento delle Rianimazioni variano da ospedale a ospedale ma sono limitati. Questo vuol dire che nello stesso stanzone dovrebbero convivere i malati di Coronavirus e i soggetti con altre patologie. Per evitare la promiscuità in caso di aggravarsi della situazione potrebbe essere quindi necessario trasferire un intero ospedale e dedicarlo in esclusiva ai pazienti affetti da Covid-19. Operazione che non è certo fattibile dall’oggi al domani. Per questo in via precauzionale, la Regione si sta preparando.

(Redazione Cm)



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