Gli incontri di formazione per tutto il personale della scuola sono contrari all’ordinanza regionale che prevede, tra le misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria Covid-19, anche la sospensione dei «percorsi di istruzione e formazione professionale». Lo dice il prefetto di Ancona nel rispondere alle sollecitazioni delle segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal che avevano sollevato la questione nei giorni scorsi dopo che l’Ufficio scolastico regionale non aveva recepito le istanze dei lavoratori, rifiutando ogni confronto. Stando a quanto riportato dai sindacati, dirigenti scolastici, docenti e personale Ata sono stati costretti a frequentare corsi di formazione nonostante fosse già in vigore l’ordinanza regionale e nonostante la richiesta formale dei sindacati. Altri ancora sono in calendari nonostante tutto. Preoccupazioni del tutto giustificate visto che i corsi non si sono fermati nemmeno di fronte a casi di contagio conclamati come avvenuto lo scorso 2 marzo al liceo Marconi di Pesaro, dove pochi giorni prima erano stati riscontrati casi positivi tra studenti. «Avevamo anche proposto che la formazione fosse svolta a distanza – spiegano Leonilde Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) – ma siamo rimaste senza risposta. Speriamo che ora, dopo l’intervento chiarificatore del Prefetto, si arrivi a formulare linee guida condivise con le segreterie regionali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal per agevolare il compito delle scuole e dei dirigenti scolastici ed evitare disagi organizzativi e gestionali, tenendo ben presente l’obiettivo di prevenzione dell’emergenza sanitaria in atto».
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