di Talita Frezzi
Solo il vero tifoso sa quanto possa scaldare il cuore un incitamento forte nel momento di difficoltà. Quando si teme la sconfitta, quando il morale è basso. Così gli ultras della Jesina Calcio e della Aurora basket hanno rivolto il loro sostegno a chi, adesso, sta disputando la partita più importante, oltretutto con risorse limitate: i medici, gli infermieri e gli oss dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi impegnati a gestire l’emergenza Coronavirus. Gli “angeli bianchi” che sono sempre in prima linea per gli altri e che stanno mostrando i muscoli proprio in questa difficile emergenza, mettendo loro stessi a rischio e lavorando quotidianamente in condizioni precarie. Un sacrificio (finalmente?) riconosciuto da più parti, con ringraziamenti anche da parte del mondo politico. La gente comune invece, quella che si è accorta da un pezzo del ruolo essenziale del personale sanitario, ha manifestato vicinanza e incoraggiamento a questi professionisti della sanità con degli striscioni affissi sulle scale, su un cartello stradale e sulla rete a ridosso del nosocomio jesino.
Parole in rosso, a caratteri grandi, ben visibili da via Aldo Moro e dalle finestre dello stesso ospedale: “Angeli bianchi non mollate”, “40.000 cuori battono con voi, forza angeli bianchi” e ancora “vincete la partita più importante, noi tifiamo voi”. Un gesto di vicinanza e di solidarietà che ha emozionato il personale sanitario e quanti stanno lottando, dentro e fuori le corsie dell’ospedale, per fornire assistenza e aiuto alla comunità. Lo jesino poco espansivo e sempre restio anche nei sentimenti, stavolta si apre: Jesi dice grazie così.
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