di Agnese Carnevali
Quattro suite a tema affacciate sul mare e sul porto, nel cuore dell’Ancona storica e a due passi dal centro. Il Grand Hotel Palace rinasce. Pronto ad accogliere una nuova tipologia di clienti, mentre Ancona stenta ad affermarsi come meta di vacanza.
ANCONA E IL TURISMO
Il simbolo dell’ospitalità di classe della città, racchiuso nel palazzo cinquecentesco di lungomare Vanvitelli, indossa abiti moderni, guarda a nuove fasce di clientela, e punta ad essere traino del turismo cittadino. Lunedì prossimo, 3 aprile, l’apertura ufficiale. «Un segno pesante del fatto che Ancona sta diventando sempre più polo di investimento, pubblico e privato» le parole del sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli ospite della famiglia Bernetti, titolare del quattro stelle, per l’inaugurazione. «A pochi passi da qui – prosegue – verrà realizzato il progetto Iti, che interesserà l’area archeologica del porto e della città, la nuova era della Mole è iniziata, il lungomare Nord, parliamo di milioni di euro di investimento pubblico ed oggi abbiamo la prova che anche i privati investono su Ancona».
Che sia il momento della svolta? Ancona ce la farà a diventare meta turistica? «Ci sono muovimento e buoni flussi, altrimenti non avremo scommesso su questa struttura e su questa città – afferma Michele Bernetti, titolare dell’hotel -. Le persone non si fermano ancora per vacanza, ma c’è la volontà da parte delle istituzioni, Comune in primis, di fare di Ancona un polo attrattivo». Il settore del business e dell’istituzionale resta per il momento quello trainante per la città, come sottolinea il direttore di Confcommercio Massimiliano Polacco. «Per fare di Ancona una città attrattore di turismo c’è ancora da lavorare. Ancona è meta di flusso turistico, ma non ancora meta turistica. Anche se qualche progresso è stato fatto, per esempio migliorando l’offerta di arte, con le mostre alla Mole e la riapertura della Pinacoteca. I privati – continua – hanno scommesso ed investito su Ancona, come dimostra la nuova inaugurazione del Palace. Ancona acquista un plus nell’ospitalità di qualità, all’altezza anche delle delegazioni istituzionali straniere che vengono in città». Ed il turismo è «il settore su cui il Comune sta scommettendo in maniera strategica – assicura l’assessore a Cultura e Turismo, Paolo Marasca -. Ancona sta puntando sulla propria bellezza, sull’arte, penso alle mostre di rilievo nazionale che abbiamo portato in città, sul turismo sportivo e su quello dei congressi».
In attesa della svolta, intanto, si rinnova l’accoglienza, invertendo una tendenza che aveva fatto di Ancona la città dai pochi alberghi e dall’atmosfera troppo retrò. Dopo l’apertura del Seeport e la ristrutturazione del Grand Hotel Passetto e dell’ex sporting, ora Ego hotel sulla Flaminia, ora è il Grand Hotel Palace a tornare a nuova vita.
IL NUOVO PALACE
Il rosso acceso del tappeto sulla scalinata che porta ai piani alti risalta sugli arredi bianchi, che accentuano la grande luminosità degli ambienti in particolare delle nuove suite (dotati di tutti i comfort più moderni e tecnologici) che dalle loro grandi finestre si affacciano sul porto e sui tetti antichi della città. A dare il benvenuto, nella hall, la parete terra-cielo sulla quale si mostrano tutte le migliori etichette dell’azienda vinicola Umani Ronchi.
Trentanove le camere, tra Classic, Comfort, Executive, Family Room alle quali si aggiungono le quattro suite a tema. La Wine suite, ispirata ai vigneti del territorio, dove si combinano lusso ed eleganza. La junior suite Teatro, la più piccola delle quattro con i suoi 34 metri quadrati, con le pareti a richiamare la vita del teatro, le Muse a pochi passi. Ancora: la junior suite Benessere, dedicata al fitness ed al relax, con il tapis roulant interno, doccia emozionale, vasca idromassaggio e bagno turco in camera. Ed infine, la suite Terrazza – la più grande, con i suoi 50 metri quadrati – nella quale è possibile dividere l’area lavoro da quella relax. Il nome dice già tutto, dal suo terrazzo è possibile abbracciare l’intero golfo di Ancona. Il tutto per un range di prezzo che va dai 180 ai 500 euro a notte. Dai 95 euro ai 130 invece per le altre camere.
A completare il quadro, l’area Wine&Food, quella Fitness, aperta 24 ore su 24 per gli ospiti del Palace e la sala Eventi e Meeting ancora in fase di ristrutturazione. «La proprietà ci consegna un prodotto unico – commenta il direttore dell’hotel Paolo Tedeschi – e quindi dobbiamo fare tanto. Vogliamo attrarre nuova clientela, raggiungere persone che non sono mai state ad Ancona e posizionarci anche in una fascia alta di mercato. Chi verrà al Palace non trovera solo belle camere e letti comodi, ma potrà vivere una vera e propria esperienza».
La famiglia Bernetti non si sbottona sul costo dell’intervento di ristrutturazione, durato oltre 8 mesi, e finanziato anche da Ubi banca, «adeguato al valore dell’immobile» si limita a dire Michele Bernetti. «Un impegno economico enorme – aggiunge la madre di Michele, Annalisa Bianchi Bernetti -, ma abbiamo voluto credere nelle rinascita di questo luogo e della città. L’albergo appartiene alla mia famiglia da sempre, dal 1968 quando mio padre insieme ad altri soci decise di aprire, sarebbe stato un dolore troppo grande chiudere e così abbiamo investito per rinnovarlo».
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[…] CronacheAncona.it – 31 marzo 2017 […]