di Talita Frezzi
Filippo Ghislieri non era uno qualunque. La sua prematura scomparsa, il 5 marzo, ha lasciato un vuoto enorme in tutte le persone, tantissime, che lo hanno incontrato e che con lui hanno condiviso dei momenti. Per dare un senso a questa scomparsa (ammesso che la morte ne abbia) gli amici della gioventù, gli amici degli anni più belli, hanno deciso di lanciare una raccolta fondi in suo ricordo. Fondi che saranno destinati all’acquisto di macchinari e presidi che si rendano necessari alle terapie intensive degli ospedali delle Marche e di Milano, i luoghi del cuore di Filippo, che non diceva di essere marchese, ma architetto milanese d’origine e jesino d’adozione. Anche questa sua umiltà di fondo, un aristocratico che si intrattiene con tutti senza far caso al ceto sociale, lo ha reso unico e amatissimo. «Tutti ci ritrovavamo sulla spiaggia di Numana, quando ancora lo stabilimento balneare si chiamava “Il Gambero” – ricordano con commozione gli amici – per quel restare per ore sulla spiaggia, tutti appiccicati l’uno all’altro, fu proprio la mamma di Filippo a definirci “Pinguini”. I Pinguini avevano addirittura un loro logo e spesso sventolavano la loro bandiera: Filippo portava quel nome con orgoglio, era davvero un “pinguino doc”, visto che ne era uno dei fondatori». Sono proprio i Pinguini che in questi giorni hanno lanciato una campagna di raccolta fondi da destinare agli ospedali delle Marche e di Milano per contribuire a fornire le dotazioni necessarie: posti letto in terapia intensiva, ventilatori polmonari, monitor. Il link per accedere alla raccolta fondi: https://www.gofundme.com/f/coronavirus-tutti-insieme-per-filippo
«Caro Filippo – si legge nella lettera che accompagna la richiesta di donazione – la tua scomparsa ci ha lasciati increduli, proviamo un senso di vuoto incolmabile. I Pinguini non sono più gli stessi senza di te. Ci mancherà il tuo senso dell’umorismo, il tuo modo così scanzonato di vivere, il tuo grande cuore e la tua amicizia. Ognuno di noi ha condiviso con te un pezzo di vita, ha un ricordo particolare, un’esperienza vissuta insieme… tutto questo ci farà sentire che il tuo spirito è ancora tra noi. Ma vogliamo fare qualcosa di più per combattere il Coronavirus che ti ha strappato a noi in un momento di debolezza». Filippo era in una situazione di estrema fragilità, essendo in attesa di un trapianto di fegato ed era ricoverato a causa di un’infezione all’ospedale di Monza dove si è spento. «Abbiamo pensato di salutarti con una raccolta fondi per aiutare il nostro sistema sanitario in difficoltà a rianimare le tante persone che come te hanno preso il virus», conclude la lettera de “I Pinguini”. Un bel modo per ricordare il caro Filippo, la sua generosità e la sua voglia di fare, sempre.
E’ morto a 53 anni il marchese Filippo Ghislieri, era ricoverato a Monza
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