Primo decesso collegato all’epidemia di Covid 19 per Castelfidardo. All’Inrca di Ancona oggi è deceduta una 85enne che era stata ricoverata in terapia intensiva nei giorni scorsi. A fronte di un quadro sostanzialmente invariato nel numero ufficiale dei contagi, che secondo i dati diramati stasera dalla Regione Marche nella città della fisarmonica si attestato su 7 casi, sale il numero delle persone sottoposte a quarantena preventiva cui viene garantito il servizio di assistenza per la consegna a domicilio di medicinali e beni di prima necessità tramite i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile cui si sono aggiunti quelli di Croce Verde e Fondazione Ferretti (info: 3357182845).
DECESSI ALLA CASA DI RIPOSO MORDINI – «Al centro delle premure e dell’interesse dell’istituzione comunale anche la situazione all’interno della Residenza Mordini, gestita da Cooss Marche» fa sapere il sindaco Roberto Ascani che «ha ripetutamente interloquito con i responsabili della struttura – si legge in un nota ufficiale del Comune di Castelfidardo – e sta attendendo un riscontro ufficiale alla richiesta di chiarimenti inoltrata anche alle autorità competenti. È stata inoltre formalizzata una richiesta di tampone estesa a tutti gli asintomatici presenti in struttura. A beneficio dei soli familiari che hanno i propri cari tra i degenti della Residenza Protetta per Anziani di via Marx (ove attualmente per protocollo di sicurezza possono accedere solo gli addetti ai lavori), la Cooss Marche su sollecitazione dell’Amministrazione ha deciso di attivare un numero dedicato. Tale numero verrà comunicato ai familiari anche contattando i servizi socio-educativi allo 0717829332-0717829355». La residenza per anziani è stata attenzionata anche per il numero dei decessi avvenuti negli ultimi giorni tra gli ospiti della struttura, ritenutio da qualcuno abnorme. «Riguardo ai decessi avvenuti nell’ultima settimana, – aggiunge il sindaco – la Cooss Marche dichiara che per quanto di sua conoscenza non vi sono stati decessi riconducibili a infezioni da Sars-Cov-2».
MASCHERINE DELLA CINA E AZIENDE LOCALI RICONVERTONO LA PRODUZIONE – L’amministrazione comunale di Castelfidardo pone anche l’accento sulle buone notizie che in queste ore si sono fatte strada in una situazione emergenziale. «Grazie all’accordo Italia-Cina avviato con dichiarazione di intenti del 15 luglio scorso sottoscritto a Palazzo Chigi dal ministro Luigi Di Maio e dal rappresentante della città di Tianjin Li Hongzhong che include anche la promozione culturale della fisarmonica, Castelfidardo riceverà da un’azienda cinese della città metropolitana di Tianjin, una donazione di mascherine. – annuncia la nota stampa- Due aziende tessili della zona industriale hanno inoltre convertito la propria attività e sono già operative nella produzione di mascherine; ai fini della commercializzazione, si è in attesa della relativa certificazione».
I CONTROLLI DELLA POLIZIA LOCALE – Proseguono e si ampliano intanto anche gli interventi di sanificazione in seno alla Polizia Locale che ha organizzato un ulteriore ambiente per effettuare la decontaminazione dei dispositivi di protezione individuale in uso al personale dei servizi sanitari essenziali (medici di famiglia e farmacisti), permettendo così a una categoria fondamentale in questa fase emergenziale, di continuare a lavorare con ogni tutela al servizio della popolazione. E incessanti anche i controlli effettuati dalle pattuglie della Polizia Locale: 438 persone, 202 le attività commerciali controllate in meno di una settimana. Il servizio di vigilanza viene inoltre esteso alla fascia serale e notturna. «A tal proposito, – chiude il comunicato – si rammenta che tutte le autodichiarazioni acquisite, costituiscono elemento di indagine per un controllo incrociato da eseguirsi anche in un momento successivo a quello attuale. Ciò a significare che chi viola senza fondati e riscontrati motivi il decreto #IoRestoaCasa può incorrere nelle conseguenze penali ai sensi dell’art 650 (violazione obbligo di restare a casa) e del Dpr 445/2000 (falsa dichiarazione). In merito alla più volte richiesta disinfestazione delle strade e delle aree pubbliche, la posizione assunta dal sindaco Ascani a non procedere già suffragata da pareri medici, è stata validata dall’Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – che ha confermato la dubbia utilità di tale intervento individuando anzi elementi potenziali di danno all’ambiente e alle persone».
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