La giustizia ai tempi del Coronavirus non si ferma. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona ha optato per la chiusura della segreteria attivando la modalità dello smart working per le dipendenti. I consiglieri sono a disposizione come sempre per svolgere sia l’ordinaria attività che per fornire ai colleghi le informazioni richieste. «Abbiamo preso atto dei vari decreti che si sono occupati anche del capitolo giustizia – ha detto il presidente Maurizio Miranda – e riteniamo che se da una parte sia indispensabile garantire la salute di tutti coloro che contribuiscono a far funzionare la macchina della giustizia dall’altra sia altrettanto importante continuare a fornire servizi e dare risposte ai colleghi che pongano quesiti». Nel merito il D.L. “Cura Italia” approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2020, in materia di giustizia stabilisce che vengono prorogate fino al 15 aprile 2020 le misure già adottate di rinvio delle udienze civili, penali e amministrative su tutto il territorio nazionale, con le relative sospensioni dei termini già adottate precedentemente fino al 22 marzo 2020. Passa al 16 aprile, invece, il termine dal quale i capi degli uffici giudiziari potranno adottare misure per evitare l’affollamento degli uffici. Ancora, fino al prossimo 15 aprile saranno sospesi anche i termini di durata massima delle misure cautelari e il corso della prescrizione. Sospesi fino al 15 aprile anche i termini per notificare i ricorsi in primo grado innanzi alle Commissioni tributarie, e il termine di 90 giorni previsto per la mediazione nelle liti fiscali di valore più basso. In ambito penale poi, sempre nell’ottica di un efficace contrasto al contagio da Coronavirus, viene dato il via libera a eseguire esclusivamente per via telematica le notificazioni e le comunicazioni in ambito penale. Tutti gli uffici giudiziari potranno accedere al Sistema di Notificazioni e Comunicazioni telematiche penali. Per gestire il notevole carico di lavoro nelle cancellerie per le comunicazioni e le notificazioni dei provvedimenti di rinvio (o degli altri provvedimenti previsti dal D.L. adottati) viene anche disposta una generale domiciliazione presso l’avvocato di fiducia dell’imputato e di tutte le parti private. «Viviamo una situazione tanto tragica quanto inedita – conclude il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ancona – dalla quale usciremo solo adottando comportamenti responsabili per la salute propria e degli altri».
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