Fileni, leader nella produzione di prodotti biologici in Italia, ha deciso di effettuare una donazione di 500mila euro in favore dei dipendenti, della Regione Marche e dei Comuni di Cingoli, Jesi e Castelplanio per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
Parte della donazione sarà dedicata al sostegno dei propri lavoratori e delle loro famiglie con l’adozione di misure specifiche per i dipendenti tra le quali: un’assicurazione, integrativa rispetto a quella obbligatoria, che tuteli il lavoratore che abbia contratto il Coronavirus e che prevede indennità da ricovero e da convalescenza e un bonus del 10% della paga oraria per il periodo dell’emergenza sanitaria, dedicato al personale che opera in produzione.
Un’altra parte cospicua della donazione sarà devoluta al sistema sanitario della Regione Marche affinché la utilizzi in ambito medico-sanitario e ai Comuni di Cingoli, Jesi e Casteplanio, in modo che le amministrazioni locali possano contare su fondi da allocare per l’emergenza Covid-19.
«Noi di Fileni non siamo un’azienda come le altre – afferma il presidente Giovanni Fileni – Ci siamo sempre considerati come una grande famiglia, una grande comunità inserita nelle Marche in cui viviamo da sempre e che, da sempre, ci caratterizza con i suoi territori. La passione e l’amore per il nostro lavoro e per i membri della nostra comunità, ci spinge in un momento difficile come questo a stringerci attorno ai nostri collaboratori e a tutti gli abitanti delle nostre terre e, per questo, abbiamo deciso di agire in prima persona, con la spontaneità e la trasparenza che ci ha sempre contraddistinto con un’unica convinzione: uniti ce la faremo».
Lavorava alla Fileni una delle vittime di Cingoli, Gabriella Angelucci, 58 anni, morta lo scorso 18 marzo dopo essere risultata positiva al Covid-19.
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