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Al Campo Boario la sede
per i servizi sanitari

CHIARAVALLE - Individuata come soluzione temporanea dopo la 'riconversione' dell'ospedale di comunità in Covid Hospital Postcritica

L’ospedale di comunità di Chiaravalle

 

Accordo stretto tra il Comune di Chiaravalle e l’Asur: il nuovo Campo Boario diventa la sede temporanea per i servizi sanitari. «A seguito della trasformazione dell’ospedale di comunità “Maria Montessori” in Covid Hospital Postcritica, sono stati sospesi molti dei servizi sanitari che venivano erogati ai cittadini. – fa sapere il sindaco Damiano Costantini – L’Amministrazione Comunale di Chiaravalle, vista l’emergenza in corso, si è resa da subito disponibile a collaborare con il Distretto Sanitario dell’Area Vasta, mettendo temporaneamente a disposizione diversi locali di proprietà comunale nei quali continuare a rispondere ai bisogni sanitari dei cittadini. Nel nuovo Campo Boario saranno da subito disponibili prestazioni infermieristiche ambulatoriali, anche a sostegno dei medici di medicina generale: medicazioni chirurgiche di ferite e ferite difficili, gestione e medicazione di accessi vascolari, terapie iniettive non procrastinabili. A questi servizi si aggiungerà il punto prelievo del sangue a livello territoriale. La presa in carico sarà fatta su prenotazione, nel rispetto delle misure di protezione emesse dal Ministero della Salute in tema di Coronavirus».

Il campo boario di Chiaravalle

Per soddisfare in particolare i bisogni della cronicità riducendone la pericolosità epidemiologica come fattore di rischio, si è inoltre provveduto ad adeguare i locali dello spazio associativo di viale Rinascita, di fianco alla biblioteca, per il servizio Umea. «Il servizio per la raccolta del sangue, spostato presso i locali dell’Avis in viale Rinascita, è già attivo grazie al lavoro dei volontari dell’associazione.- rposegue il sindaco – Rimangono presso l’ospedale di comunità i servizi di Pat (ex punto primo intervento), guardia medica e Adi (assistenza domiciliare integrata), accessibili con percorsi separati rispetto alla struttura ospedaliera. Tutto ciò nella convinzione che, accanto al grande bisogno di risposta all’emergenza infettiva, occorre porre altrettanta attenzione ai soggetti cronici affinché non si complichi il loro stato di salute». Altre notizie sull’attuazione dei sevizi saranno in seguito comunicate ai cittadini.

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