Salta la Fiera di San Ciriaco 2020. Ad annunciarlo stamattina in un video messaggio la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli. «Si avvicina Pasqua, si avvicina la ricorrenza di San Ciriaco, giorni nei quali la spinta a stare fuori casa è fortissima ma, proprio come dobbiamo fare nella giornata di oggi, è il momento di non mollare, altrimenti i sacrifici fatti in queste settimane rischiano di andare all’aria». Per garantire le misure di contenimento sociale anti-Coronavirus disposte dal governo non ci sarà quindi l’evento fieristico in occasione dei festeggiamenti patronali del 4 maggio ,«ma sia il 25 Aprile che nel giorno di San Ciriaco troveremo il modo di festeggiarli insieme. – ha garantito Valeria Mancinelli – Stiamo pensando a qualche iniziativa per partecipare a momenti collettivi, di festa, anche se in un modo diverso. Dovremmo imparare da queste vicende che lo stare insieme si può fare anche in altri modi. Comunque San Ciriaco ha già fatto sapere che non si offende – ha scherzato il primo cittadino di Ancona – che continuerà a tenerci una mano sulla testa ma, ha fatto sapere, che non può fare tutto lui, un po’ di testa dobbiamo mettercela anche noi e che darà ‘i scoppoloni de notte’ a chi non rispetta i divieti. Non buttiamo all’aria i sacrifici fatti». La fiera potrebbe anche essere solo rinviata. Il posticipo dell’appuntamento potrebbe però non essere fissato prima dell’autunno anche nel caso in cui fossero allentate, nelle prossime settimane, le misure di social distancing. Pur comprendendo il desiderio di molti concittadini a tornare alla vita di sempre, al lavoro, l’invito ripetuto più volte dalla sindaco di Ancona nel suo messaggio è quello di restare a casa. «Capisco anche la voglia di riavvicinarsi, di tornare a riabbracciarsi, la voglia di natura. Anche a me manca molto il profumo del mare, la salsedine, l’odore della nafta del porto. Ma le regole non si possono allentare neanche in queste belle giornate, neanche per una passeggiata a Portonovo. ‘Non se po fa’. Non possiamo decidere noi quando uscire di casa, dovrà farlo l’autorità sanitaria».
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