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Retribuzioni aggiuntive ai medici:
«I sindacati firmino gli accordi»

IL PUNTO della direttrice generale Asur Nadia Storti: «Stiamo lavorando anche per stabilizzare il personale precario»

 

Nadia Storti, direttrice dell’Asur Marche

 

«Il personale non dirigente con lo stipendio di marzo ha ricevuto una prima somma di incentivi legati alla performance 2019 e con lo stipendio di aprile riceverà il “premio” di 100 euro come da decreto. Con vero dispiacere non è stato ancora possibile fare altrettanto con il personale medico». Così Nadia Storti, direttrice generale Asur, fa il punto sulle retribuzioni aggiuntive previste per il personale sanitario impegnato nella lotta al Coronavirus. Storti spiega che «con una nota del primo aprile abbiamo invitato tutte le sigle sindacali a una rapida sottoscrizione degli accordi. Purtroppo alcune sigle intendono rimanere sulle proprie posizioni ignorando, secondo noi, le attese dei tanti medici impegnati sul campo». Una soluzione prospettata dalla direttrice è di adottare in modo provvisorio contratti integrativi, «se necessario anche in forma unilaterale». Nel frattempo è stato adottato il nuovo contratto nazionale dei medici sottoscritto il 19 dicembre 2019, che prevede incrementi contrattuali, arretrati e altre voci contrattuali legate a un aumento della retribuzione. Inoltre «stiamo valutando tutti gli elementi utili per riconoscere al personale sanitario impegnato nei covid-hospital, retribuzione aggiuntiva, come ad esempio l’indennità di malattie infettive, lo straordinario e altre misure in via di definizione. Stiamo studiando insieme agli uffici regionali la stabilizzazione del personale precario», conclude Storti.

 

 



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