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«Il Comune deve distribuire
le mascherine agli anconetani»

E' QUESTA UNA delle proposte del centro destra che verrà sostenuta domani nel corso di una video conferenza tra i capigruppo del Consiglio Comunale di Ancona

I partiti di centrodestra – Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia – presenteranno domani in occasione della conferenza dei capigruppo le loro proposte per migliorare la situazione dei cittadini anconetani durante l’emergenza Coronavirus. «Chiederemo innanzitutto di tornare a far riunire il Consiglio comunale, pur se via web, come fanno già tanti altri comuni. La principale questione da affrontare a nostro avviso riguarda la dotazione di mascherine protettive per i cittadini, mascherine che vista la difficoltà per il singolo di reperirle, vanno acquistate e distribuite gratuitamente. Il Comune di Ancona dovrebbe provvedere a fare accordi con aziende del territorio che producono mascherine in seguito alla riconversione della loro attività e poi distribuirle casa per casa con la collaborazione di Protezione Civile, Croce Rossa e Croce Gialla». Altro punto: «per rafforzare le misure contro gli assembramenti di persone, la Giunta dovrebbe prevedere con apposita ordinanza l’obbligo di indossare la mascherina e i guanti ogni qualvolta si esce di casa per accedere a farmacie, supermercati, esercizi pubblici, uffici postali, banche e ogni luogo chiuso in cui è previsto l’accesso generalizzato di persone in modo da limitare la contaminazione dell’ambiente. Un altro aspetto importante poi quello del servizio di sostegno psicologico gratuito per famiglie anconetane che hanno subito un lutto a causa del COVID-19 oltre ad un urgente censimento e sostegno delle persone anziane sole e che hanno bisogno di assistenza. Va organizzata la sanificazione delle strade e dei mezzi Conerobus, oltre alla consegna a domicilio della spesa e dei farmaci, soprattutto per le famiglie in quarantena, a cui va anche garantita la raccolta a casa dei rifiuti, vista la impossibilità, dati i rilievi penali, ad uscire di casa. Bisogna far pressioni sulla Regione per effettuare i tamponi sui parenti contagiati e ai Dipendenti comunali che svolgono lavoro al pubblico, così come va ipotizzato l’utilizzo di strutture ricettive private per il distanziamento tra persone contagiate e non della stessa famiglia o per gli anziani ospiti delle strutture comunali, sui cui decessi va fatta la massima chiarezza».



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