La vicenda della donna civitanovese positiva al Coronavirus che ha partorito con taglio cesareo un bambino all’ospedale Salesi di Ancona è stata ricostruita dal direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, «per far comprendere a tutte le gestanti affette da Coronavirus la vicenda clinica e non creare allarmismi» premette. Si tratta di una donna che «era in realtà già ricoverata all’Ostetricia di Civitanova, proveniente dal pronto soccorso di Fermo ed è stata trasferita ad Ancona il 4 aprile (il 6 ha partorito, ndr) quando sono comparsi iniziali segni di peggioramento della funzione respiratoria paventandosi quindi la necessità di un parto prematuro. Nel nosocomio civitanovese la paziente ha ricevuto tutte le cure possibili e il trasferimento è avvenuto secondo protocollo regionale in condizioni generali stabili (senza assistenza respiratoria) e fetali ampiamente rassicuranti». Maccioni spiega che la donna, quando è giunta ad Ancona «con il trascorrere dei giorni, ha presentato un progressivo peggioramento del quadro polmonare tanto da indurre i medici del Salesi, la sera del 6 aprile, al taglio cesareo: una scelta maturata per facilitare l’assistenza respiratoria della paziente. L’infezione da Coronavirus determina talvolta gravi complicazioni che purtroppo non risparmiano nemmeno la gravidanza che anzi si dimostra come un momento particolarmente vulnerabile. Quello che è certo è che ad ogni livello gli operatori sanitari stanno dando tutto il loro impegno e tutte le energie, con un grande lavoro assistenziale anche per questa tipologia di pazienti; un lavoro che vede proprio l’Ostetricia Ginecologia di Civitanova in una posizione centrale. L’Unità operativa è stata infatti scelta come punto di riferimento regionale per tutte le donne affette da Coronavirus con problemi ostetrici e ginecologici. Questa delicata funzione è stata integrata nella rete ospedaliera e territoriale regionale con un preciso e coordinato percorso assistenziale nel quale l’ospedale Salesi di Ancona è riferimento per i casi nei quali si renda necessaria la nascita prematura del bambino». La neomamma, dopo il parto, è ricoverata in prognosi riservata.
Parto d’urgenza per una mamma Covid: il bimbo nasce prematuro, lei è grave in Rianimazione
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