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Buoni spesa, l’assessore: «La sospensione
per valutare le domande arrivate
e velocizzare distribuzione»

ANCONA – Arrivate finora tra le 2500 e le 3mila, 400 delle quali già accolte. Emma Capogrossi sottolinea che «serve tempo per esaminarle. Se alla fine ci saranno ancora risorse nel fondo, ripartiremo con il servizio e ridaremo la possibilità di fare richiesta»

L’assessore Capogrossi

 

Buoni spesa: fine primo tempo. Ad una settimana esatta dall’avvio del servizio di call center per gestire le richieste di ammissione al benefit, dalle 18 di ieri la linea telefonica e la casella di posta elettronica attivate dal Comune sono state sospese per dare modo ai quattro gruppi di lavoro della direzione politiche sociali di valutare la consistente mole di domande ricevute e per velocizzare la distribuzione dei voucher ai nuclei beneficiari. «In altri Comini – spiega l’assessora ai Servizi sociali, Emma Capogrossi – era stata data una scadenza entro la quale inviare le richieste. Noi abbiamo preferito non farlo per evitare problemi come quelli occorsi al sito dell’Inps, immaginando una mole consistente di contatti, che poi infatti abbiamo ricevuto. Abbiamo finora raccolto un numero molto importante di domande, tra le 2500 e le 3mila, 400 delle quali già accolte e per cui è iniziata la distribuzione dello stock di voucher: è un lavoro enorme che va fatto bene e con criterio. Perciò mettiamo per il momento in pausa il call center per poter avere il quadro preciso della situazione. Poi, se alla fine di questo iter ci saranno ancora risorse nel fondo, ripartiremo con il servizio e ridaremo la possibilità di fare domanda, dando corso anche a quelle in sospeso». Per le 400 richieste accolte, il valore medio del buono è di 250 euro: restando su questa cifra, il tetto di 533.545 euro – quota parte per Ancona del fondo di solidarietà per emergenza alimentare stanziato dal Governo – verrebbe raggiunto con poco più di 2mila domande. Per integrare il fondo, qualora ce ne fosse bisogno, il Comune potrebbe intervenire anche con risorse proprie. Inoltre, verranno usate quelle nel frattempo pervenute sul conto corrente ad hoc, aperto per chiunque volesse contribuire. Tra questi, l’Associazione cultura senegalese di Ancona, che ha effettuato una donazione di 840 euro: «abbiamo cercato di capire quale fosse il miglior destinatario della somma che, seppur piccola, rappresenta le nostre possibilità economiche – scrive in una mail all’amministrazione –. Abbiamo deciso di devolvere la cifra al Comune perché siamo anconetani e vogliamo restare in stretto contatto con l’istituzione italiana a noi più prossima».

Buoni spesa, richieste sospese «Esauriti i fondi disponibili»

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