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Quacquarini (M5S) all’assessore Marasca:
«Un evento per commemorare
le vittime del Coronavirus»

ANCONA - In una lettera, il consigliere di opposizione esplicita la sua richiesta di tenere un'iniziativa con l’esecuzione della “Messa da Requiem” di Verdi

Gianluca Quacquarini

«Come sappiamo, e come da lei ben rappresentato in varie occasione, con l’emergenza sanitaria da Covid-19 che stiamo vivendo, uno dei settori, ta i tanti, più colpiti è il comparto della cultura e del suo indotto. In molte città italiane sono già saltate stagioni teatrali, liriche e concertistiche con grave danno economico e soprattutto occupazionale. Gli appelli ed i manifesti di appoggio a questo settore sono innumerevoli e bene ha fatto lei a firmare, insieme agli altri assessori comunali che si occupano di Cultura, quello che viene proprio da voi che siete più a contatto con queste magnifiche realtà e che siete chiamati ad amministrare un comparto già in difficoltà, ahimè, nella normalità delle cose». Inizia così la lettera indirizzata dal consigliere comunale Gianluca Quacquarini (M5S) all’assessore alla Cultura Paolo Marasca. La richiesta di fondo è l’organizzazione di un evento volto a ricordare le vittime che hanno perso la vita a causa del Covid-19.  «Ovviamente – continua la lettera – sta ora al Governo nazionale, passata questa situazione emergenziale, trovare la soluzione e le risorse per risollevare questo settore. Per quanto riguarda Ancona la stagione lirica 2020 essa prevede due opere in cartellone: “Attila” di Giuseppe Verdi (18 e 20 settembre) e “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti (9 e 11 ottobre). Molto probabilmente, purtroppo, in base all’andamento della pandemia da Coronavirus, anche per Ancona, come avvenuto in molte città italiane, queste opere dovranno essere annullate e/o rinviate. Questo perché anche se a settembre/ottobre si dovrebbe tornare ad una parvenza di normalità per i teatri ed altri luoghi dove si prevedono assembramenti di persone i tempi saranno ancora molto lunghi. Sinceramente anche se ciò dovesse avvenire ad ottobre credo non sia il momento di proporre un’opera come il “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti, che ricordo essere un’opera buffa e dopotutto ciò che stiamo vivendo le “risate” dovrebbero invece lasciare il posto alle riflessioni sulla futura nostra quotidianità. Suggerisco che lei, sin da ora ed in attesa del via libera alla riapertura dei teatri, si faccia promotore, a nome della giunta e dell’intero Consiglio Comunale di Ancona, dell’organizzazione dell’esecuzione della “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi al Teatro delle Muse come primo spettacolo previsto. Ricordo che il “Requiem” è stato eseguito per la prima volta dallo stesso Verdi il 22 maggio 1874 nella Basilica di San Marco a Milano, ed impregnato di una forte carica drammatica, che riflette la linea maestra del teatro verdiano: una grandiosa meditazione sul mistero della morte, che pur sotto il segno della ribellione contro la volontà divina, restituisce all’uomo dignità e consolazione. Quale esecuzione migliore visto tutto ciò che stiamo affrontando? Vorrei insomma che il teatro, quando riprenderà la sua fruibilità, sia anche un luogo di rispetto e serva per ricordare le vittime anconetane di questa pandemia. Dopo questo doveroso pensiero il nostro stupendo teatro potrà tornare ad essere il luogo dove celebrare la vita, la rinascita, con la musica: ora c’è bisogno più che mai».



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