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«Ecco le chiavi dei nostri locali»,
baristi e ristoratori dal sindaco (Foto/Video)

ANCONA - Tre rappresentanti del settore questa mattina hanno incontrato Mancinelli a Palazzo del Popolo per «chiedere l'accesso al credito, capire come poter riaprire e avere norme certe per tutelare la sicurezza nostra e quella dei clienti». Il primo cittadino: «La nostra attenzione è massima»

I tre baristi in Comune con le chiavi dei locali

 

di Alberto Bignami (foto di Giusy Marinelli)

E’ avvenuta questa mattina in Comune, alle 11, la consegna simbolica delle chiavi dei locali della città alla sindaca Valeria Mancinelli,  Il gesto di baristi e ristoratori è stato messo in pratica all’indomani della manifestazione alla quale hanno aderito in maniera massiccia gli addetti ai lavori della provincia anconetana, sotto la bandiera dell’hashtag #risorgiamoitalia e la sigla Mio (Movimento Impresa Ospitalità). La sindaca ha ascoltato  le proposte dei tre rappresentanti del gruppo Baristi e Ristoratori Uniti delle Marche: Giovanna Burattini del Bar Pinocchio, Corrado De Sanctis del Gasoline e Andrea Zarletti del Dò Vizi. «Chiediamo – ha detto Burattini –  che il credito di imposta venga dato ai locatori e non ai locatari. Chiediamo inoltre l’accesso al credito  e che le banche recepiscano le direttive del Presidente del Consiglio, quando in realtà stiamo riscontrando un po’ tutti che questo credito non viene erogato. Abbiamo bisogno di un sostegno come reddito perché questi 600 euro che sono stati dati – ha specificato – sono una cifra per noi ridicola e vorremmo che venisse alzata e comunque prolungata, così come la cassa integrazione per i nostri dipendenti che ancora non è stata per lo più riconosciuta a nessuno. Chiediamo delle norme certe e chiare  per quanto riguarda la sicurezza sia nostra, come operatori, ma soprattutto dei clienti perché se noi potessimo mettere in piena sicurezza i nostri locali, potremmo ricominciare a garantirci un fatturato tale da poter sostenere le spese. L’onere fiscale e contributivo che pesa su di noi è infatti insostenibile già in condizioni normali e quindi – ha concluso – andrà rivisto il costo del lavoro e andranno fatte delle riforme della politica del lavoro ma, in questo momento, è assolutamente proibitivo. Noi non possiamo garantire piena occupazione e le nostre richieste sono concrete».

Le chiavi dei locali

«Giustamente la sindaca ci ha riferito non il ‘quando aprire’, ma il ‘come aprire’ – ha detto De Sanctis -. E per noi è molto fondamentale proprio sapere il ‘come aprire’. Noi non premiamo per aprire subito perché con le condizioni attuali, per noi sarebbe darci la zappa sui piedi, andare verso il fallimento. La sindaca – ha concluso – ha anche spiegato che questa crisi bisognerebbe spalmarla un po’ su tutti, e non solo su alcuni settori e giustamente ha detto che i proprietari immobiliari dovrebbero farci uno sconto sugli affitti e che deve intervenire il Governo perché poi, non tutti i proprietari sarebbero accondiscendenti e potrebbe dunque esserci uno sconto per alcuni e per altri no, diventando così una situazione ingiusta». Attualmente chi serviva ai tavoli, ora si dà al domicilio e così «Il nostro lavoro è cambiato drasticamente – ha aggiunto Zarletti -. Cercando solamente di avere fattorini o noi stesso che effettuiamo le consegne, questo non è più il nostro lavoro. Il contatto con il pubblico è andato a sparire.

Il tavolo con il sindaco

Il nostro lavoro non è più quello per cui amiamo i sacrifici che servono per farlo. Quindi – ha detto – chiediamo condizioni che siano adatte per continuare a fare il lavoro che ci piace fare; un lavoro faticoso che, nelle condizioni che ci stanno proponendo adesso, non è fattibile. La problematica dei collaboratori e lavoratori vede il fatto che ancora, molti di loro  non hanno ricevuto un euro. Il nostro gesto simbolico di dare le chiavi alla Mancinelli è di muovere tutte quelle situazioni che ancora non sono state portate a termine circa le iniziative messe in campo dal Governo. Non è possibile che oggi – ha concluso – ci sia ancora chi non ha i soldi per mangiare se non paghiamo gli stipendi noi, che non possiamo lavorare». Per la sindaca, l’incontro è stato «Un gesto di vicinanza morale. Lo stato gravissimo in cui le attività versano – ha ribadito -, purtroppo ce l’avevamo già ben presente. Il significato di questo loro gesto lo capisco perfettamente: mantenere accesa l’attenzione su questa situazione. La nostra attenzione – ha tenuto a ricordare – è massima, come già sapete e sanno anche loro. Stiamo concretamente lavorando per fare alcune di quelle cose di cui ho parlato nel mio video intervento, come la messa a disposizione di ulteriori aree pubbliche e non solo».

Andrea Zarletti e Corrado De Sanctis

Gabriella Burattini

Giovanna Burattini

Burattini

De Sanctis

Zarletti

Tavoli apparecchiati e luci accese: la protesta di pub e locali «per risorgere insieme» (Foto)

La protesta di pub e locali: luci accese per una sera poi la consegna delle chiavi al sindaco

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