I test sierologici già attivati per verificare la positività del personale sanitario al coronavirus saranno estesi ai Corpi di polizia civile e militare, alle forze armate e ai vigili del fuoco. Lo ha stabilito ieri la giunta regionale, riunita in videoconferenza.
«I test sono praticati attualmente sul personale sanitario delle due Aziende ospedaliere di Torrette e Marche Nord e di Asur. Si tratta di una procedura sperimentale, che può dare risposte relative alle possibilità e alle modalità di applicazione del percorso diagnostico sulla popolazione. La sintesi dei risultati potrà fornire importanti indicazioni operative – spiega la Regione in una nota -. I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di stabilire se la persona analizzata è venuta in contatto con il virus. Questa modalità diagnostica si affianca agli esami virologici di biologia molecolare (tamponi), che rimangono l’esame elettivo di seconda fase alla quale rivolgersi comunque nel caso di positività riscontrata nell’esame sierologico. L’esame sierologico ha il vantaggio di una notevole velocità dei tempi di risposta».
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