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«Imprese marchigiane a rischio
Serve un bonus a fondo perduto»

LA RICHIESTA della Lega e l'accusa alla Regione: «La Giunta è stata incapace, dopo due mesi di lockdown, di formulare una proposta di sostegno economico e un piano di ripartenza»

Paolo Arrigoni

 

«Le imprese marchigiane sono state abbandonate da una Giunta regionale incapace, dopo due mesi di lockdown, di formulare una proposta di sostegno economico e un piano di ripartenza. In migliaia sono drammaticamente a rischio sopravvivenza, occorre subito un’iniezione consistente di liquidità, con un bonus a fondo perduto che dia respiro e crei i presupposti per la ripartenza». A chiederlo Paolo Arrigoni, segretario regionale della Lega, insieme ai consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Luigi Zura Puntaroni, Marzia Malaigia e Mirco Carloni.

L’accusa è rivolta alla Regione: «Come al solito, mentre nelle altre regioni si stanno portando avanti interventi concreti per aiutare le imprese attraverso risorse a fondo perduto (l’ultimo esempio è il Piemonte che stanzia 88 milioni per bonus da 2.500 euro per tutti i ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, aziende di catering, estetisti, parrucchieri, sale da ballo e discoteche) nelle Marche ci si accontenta di qualche mozione approvata solo per far contento qualche consigliere di maggioranza. Le Marche sono ormai il fanalino di coda tra tutte le regioni italiane – sostengono i leghisti – che in queste settimane hanno pianificato corpose misure strutturali per sostenere l’economia con provvedimenti ad hoc e piani di rilancio. Visto l’assoluta pigrizia della Giunta Ceriscioli chiediamo semplicemente di copiare le iniziative degli altri, mettendo in campo un “bonus” a fondo perduto per tutte quelle attività che sono state obbligate a sospendere il lavoro e per le quali è prevista una ripartenza più lenta ed incerta. Occorre quindi sostenere in primis bar, ristoranti, pasticcerie e attività di catering, che non solo sono fondamentali per la nostra economia ma anche per la costruzione di un’identità territoriale. Le imprese non possono continuare con questa incertezza e con l’inerzia di una Giunta Regionale che in 60 giorni non è stata capace di programmare un’azione organica che tocchi tutti i settori strategici della nostra economia. Finora solo promesse, impegni e mozioni d’intenti. Cari Ceriscioli, Cesetti, Bora e Pieroni, mentre voi perdete ancora tempo, magari a litigare, le altre regioni intervengono a sostegno delle imprese. L’economia delle Marche è in ginocchio e non può aspettare i vostri ritardi», concludono Arrigoni e i consiglieri.

 



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