E’ terminata dopo mezzanotte la maratona consiliare per l’approvazione del bilancio pluriennale 2017-2019 di Osimo con i soli voti della maggioranza. Un percorso ad ostacoli che dopo il consiglio comunale saltato la settimana scorsa (leggi l’articolo) e i dubbi sul vizio nelle convocazione della seduta di ieri (leggi l’articolo), ha riservato colpi di coda velenosi nelle dichiarazioni finali delle minoranze.Assenti in aula le liste civiche, i due consiglieri de L’Altra Osimo con la Sinistra, dopo la secessione (leggi l’articolo) hanno votato compatti con le altre forze d’opposizione.
Il capogruppo de L’Altra Osimo Fabio Paquinelli in particolare oltre a stigmatizzare la conduzione delle trattative per la vendita di Astea Energia (leggi l’articolo) svolte dal Pd, ha inserito questa dismissione, insieme all’operazione di fusione dell’ospedale di Osimo con l’Inrca, tra “le questioni esiziali che ci hanno portato ad allontanarci da questa maggioranza. Non c’è alcuna questione ideologica, altrimenti non avrei potuto neanche fare l’apparentamento al ballottaggio. C’è una questione politica verificata passo dopo passo: la modalità di confronto inesistenti, e poi la questione del cinema Concerto (leggi l’articolo). Noi comunisti – ha scandito Pasquinelli- abbiamo verificato l’impossibilità di costruire un progetto con forze politiche che hanno sposato il neoliberismo come dogma di governo della società. Ero contrario alla vendita della maggioranza Astea Energia ma era favorevole alla cessione solo di una parte di per ottenere la somma per liquidare il socio privato di Astea spa. Ed ero favorevole a cercare l’offerta più vantaggiosa per la città. Dire, come ha appena detto il sindaco Pugnaloni, che avevo offerto di inviare una relazione ad alcuni riferimenti del Partito Comunista di Pechino, è vero. Ma quella relazione non l’ho mai ricevuta. Dire che ho ottenuto risposte sarebbe millantato credito”.
Pasquinelli, nella lunga requisitoria finale, ha bacchettato anche le liste civiche. “Non sono in aula stasera- ha detto – perchè non vogliono perdere il contatto di potere con i piani alti del Pd che governa il Paese e la Regione, perchè i seggi a livello nazionale o regionale possono essere presi solamente accordandosi con il Pd e non essendo nemici. Le carriere personali si fanno in questo modo, perchè nel 2009 al ballottaggio delle Comunali il Pd appoggiò le Liste civiche del sindaco Smoncini e da quella esperienza nacque l’accordo ed il patto di governo tra Latini e Spacca che da presidente della Regione uscente si rifiutò di sostenere Pugnaloni contro Latini in campagna elettorale”. Maria Grazia Mariani (Gruppo Misto) ha ribadito la sua contrarietà alla vendita di Astea Energia e dell’ex cinema Concerto, mentre David Monticelli (M5S) ha proposto di attivare il reddito di cittadinanza anche ad Osimo, mutuando l’esperienza di Castelfidardo (leggi l’articolo).
Secondo il sindaco Simone Pugnaloni il bilancio di previsione 2017 regalerà invece grandi risultati. “Intanto l’indebitamento 2017 cala di un -30% rispetto al 2015 (Oneri finanziari 2015, 86.4361 euro; nel 2017, oneri finanziari 60.4752 euro) – ha ribadito in aula il primo cittadino di Osimo – E’ aumenta la liquidita’ nelle casse comunale (al 31 dicembre 2015, 3.301.345 euro; al 31 dicembre 2016, 4.032.097 euro) e per la prima volta dopo 15 anni, non utilizzati oneri di urbanizzazione per la spesa corrente (250 mila euro) – destinati al fine naturale da sempre ovvero gli investimenti”.
Il sindaco ha rimarcato inoltre che c’è stato un investimento nel fattore umano, “con il rafforzamento del corpo dipendente comunale al Dipartimento finanze con 4 assunzioni, al Dipartimento Territorio con 2 assunzioni, al Dipartimento Affari generali con 6 assunzioni di cui 4 nuovi vigili urbani. Importante passaggio anche per l’informatizzazione Comune, come primo step sono stati dedicati i primi 50 mila euro (leggi l’articolo) e per la prima volta dopo 20 anni il Comune si intestera’ le utenze telefoniche di tutti i plessi scolastici e garantira’ il giusto finanziamento per le spese di funzionamento (leggi l’articolo)”. Sempre per Simone Pugnaloni tutto questo è stato possibile “nonostante siano venute meno risorse a disposizione, nonostante l’obbligo di adeguare il fondo crediti di dubbia esigibilita’ di oltre 300 mila euro per mancati incassi ereditati da anni precedenti che sono sempre piu’ difficile da recuperare (leggi l’articolo). Nonostante tutto siamo riusciti a mantenere inalterati tutti i livelli di servizio offerti alla citta’”.
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