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Niente prodotti usati ai mercatini:
«Operatori discriminati»

PROTESTA del presidente della Rete Onu: «Su quali basi la Regione ha deciso di bloccare un'attività chiave dell'economia circolare?»

Il Barattolo di Macerata

 

Nelle Marche non si possono vendere prodotti usati in fiere e mercatini, la protesta degli Operatori del riutilizzo: «l’11 maggio scorso la giunta regionale ha deliberato il divieto di vendere merceologia usata in mercati e fiere per la fase post-emergenziale. Le merci usate dei mercati però provengono o dall’attività di sgombero locali o dalle filiere degli abiti usati – dice il presidente di Rete Onu Alessandro Stillo -. Nel primo caso, come la stessa delibera ammette nell’Allegato D, non c’è particolare pericolo di diffusione di contagio. Nel secondo caso, come recentemente confermato da European recycling industry federation e bureau of international recycling, non è plausibile che l’eventuale presenza del virus sopravviva nel tempo alle fasi di raccolta, stoccaggio, selezione, distribuzione all’ingrosso e al dettaglio. Quindi sulla base di quali argomenti la Regione ha deciso di bloccare un’attività chiave dell’economia circolare che offre un lavoro onesto a tante famiglie? Già in passato avevamo espresso rimostranze verso un regolamento regionale che vieta agli operatori dell’usato profit e non profit l’ingresso nei centri di riuso, nonostante siano le filiere dell’usato le uniche a poter garantire importanti risultati ecologici di riutilizzo. È evidente quindi che da parte della Regione esiste un particolare accanimento contro il nostro settore. Chiediamo alla Regione di emendare con urgenza tutti i provvedimenti discriminatori verso l’economia del riutilizzo e i suoi operatori».



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