«Dopo aver sostenuto l’acquisto del macchinario per la terapia intensiva del Carlo Urbani, dei dispositivi di protezione per gli operatori delle strutture socio-sanitarie e dei beni alimentari per le famiglie in difficoltà, interveniamo ora con una importante iniziativa per i medici di famiglia che loro stessi ci avevano richiesto. Sono molto contenta di questo, perché conferma come la Fondazione Vallesina Aiuta Onlus sappia guardare ad ampio raggio le esigenze dell’intera comunità. Una operazione che ovviamente non sarebbe stata possibile senza la straordinaria generosità di cittadini, aziende ed associazioni che hanno aderito alla raccolta fondi Insieme per Jesi e che ringrazio di cuore». Parole della presidente della Fondazione, l’olimpionica Elisa Di Francisca nel commentare l’acquisto di elettrocardiografi portatili per i medici di famiglia dell’intero territorio dell’Asp che hanno aderito all’iniziativa (ben 36) e per le 6 sedi di continuità assistenziale presenti (i presidi di guardia medica).
«Questo dispositivo infatti è in grado di registrare un elettrocardiogramma senza l’uso di elettrodi, permettendo di individuare aritmie ed anomalie del ritmo cardiaco. – fa sapere la Fondazione Vallesina Aiuta Onlus in una nota stampa – È uno strumento pratico, di facile utilizzo ed applicazione (attraverso una App si scarica la registrazione elettrocardiografica con l’immediata autorefertazione; anche il paziente stesso è in grado di utilizzarlo), di grande utilità non solo in questo momento particolare dell’emergenza Covid-19 ma in generale per il livello assistenziale territoriale e domiciliare». Inoltre, essendo in grado di indicare la presenza di tachicardie, aritmie, anomalie offre, al medico di medicina generale la possibilità di eseguire un esame di primo livello particolarmente utile nello screening di aritmie o altre anomalie elettrocardiografiche con lo scopo di selezionare tutti quei pazienti da inviare allo specialista, permettendo di ridurre gli accessi inappropriati al pronto soccorso. L’investimento per l’acquisto dei 42 elettrocardiografi è stato di circa 15 mila euro.
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