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Osimo nella ‘fase 2’: Tosap azzerata
o al minimo, Tari ridotta per bar e ristoranti

COVID 19 - Ieri la riunione in Comune con una delegazione di commercianti del centro storico. «Stiamo valutando anche finanziamenti a fondo perduto per alcune categorie più colpite della crisi» annuncia l'assessora Michela Glorio che martedì studierà con gli ambulanti l'applicazione delle nuove prescrizioni per il mercato del giovedì mattina

 

Niente Tosap o canone al minimo per bar e ristoranti nei prossimi mesi, come ha spiegato il premier Conte annunciando il varo del prossimo decreto legge ‘Rilancio’. Osimo in più pensa di abbattere i costi della Tari e di estendere le aree all’aperto per sistemare i tavolini dei locali nella fase 2, quella estiva, dell’emergenza sanitaria.

Michela Glorio

Proprio ieri mattina si è svolta la riunione tra la Giunta, i tecnici del Suap e la polizia locale incentrata sulla discussione di queste tematiche. «Alle 14,30 di ieri abbiamo inoltre ricevuto una delegazione di commercianti del centro e non solo che ci hanno chiesto delucidazioni in merito. – conferma l’assessora alle attività produttive, Michela Glorio – Martedì prossimo invece abbiamo già fissato l’incontro con il referente del commercio ambulante di Osimo, Massimo De Matteo. Sia i commercianti in sede fissa che gli ambulanti sono stati gravemente danneggiati dalle misure restrittive imposte dal Covid ed entrambe le categorie vanno incentivate e tutelate».

Il passeggio estivo su Corso Mazzini

Oltre all’azzeramento o alla riduzione al minimo della Tosap per tutti i bar e ristoranti che adottano misure di distanziamento, l’amministrazione comunale valuterà anche di impegnare in bilancio comunale contributi a fondo perduto per le attività che hanno subito maggiormente i contraccolpi della crisi eceonomica collegata alla pandemia. «Sì, i margini di manovra sono questi: stiamo ragionando, anche con l’assessore al Bilancio, all’esenzione della Tosap per dehors, alla riduzione della Tari per i mesi di chiusura e a finanziamenti a fondo perduto per alcune categorie, anche sugli spazi di ampliamento rispetto alle dimensioni degli anni scorsi. E siamo intenzionati a concederlo ma cercando di farli coesistere con il mercato ambulante, che non può essere spostato dal centro storico. Anche le norme sul mercato sono stringenti e gli ambulanti sono disponibili ad auto limitarsi nel senso che decidono di comune accordo di aprire con dimensioni ridotte».

Bancarelle in piazza Boccolino- lato Gustibus (foto d’archivio)

Dal 18 maggio infatti è permesso il ritorno dei mercati ambulanti nelle città ma con regole più severe. «Ogni ambulante del mercato del giovedì mattina  dovrà comportarsi come un negozio e quindi gestire le code e fare apposita segnaletica con entrate e uscite separate. – spiega Michela Gloria – Nella riunione di martedì con il rappresentante degli ambulanti decideremo i dettagli E anche le corsie Per fare le entrate e uscite». L’epidemia del coronavirus ha fermato anche la macchina degli spettacoli ed il cartellone degli eventi dell’estate 2020. Si sa già che saranno annullate le manifestazioni-bandiera di Osimo, da ‘Calici di Stelle’, ai ‘Venerdì di luglio’, al ‘Concerto di Ferragosto’ e non viene escluso che anche i festeggiamenti patronali di settembre possano subire un forte ridimensionamento. Resta, inoltre, un punto interrogativo sull’organizzazione della Coppa Pianisti e della rievocazione di Rivivi ‘700. Si lavora invece per inaugurare per fine luglio la mostra sulla street art di Keith Haring a palazzo Campana e per riaprire le grotte, grande attrattiva del turismo locale, magari in sinergia con la rete degli ipogei di Camerano.

Niente prodotti usati ai mercatini: «Operatori discriminati»

«Bar e ristoranti aperti dal 18 maggio, plexiglass ai tavoli se necessario Chalet: un ombrellone ogni 10 mq»

Riparte il commercio ambulante, dal 18 maggio bancarelle nelle piazze

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