E’ tornato a riunirsi il Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, per studiare misure in materia di accesso al credito delle imprese e disagio sociale nella fase 2 dell’emergenza Covid-19. Il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto ha presieduto ieri, 14 maggio, in modalità videoconferenza, una riunione del Comitato. Al vertice hanno preso parte il procuratore generale presso la Corte di Appello Sottani, il procuratore antimafia Garulli, i vertici provinciali delle Forze di polizia, il presidente della Camera di Commercio, il vice direttore della Banca d’Italia, il presidente della Provincia di Ancona e l’assessore alla sicurezza del comune di Ancona. Per l’associazione bancaria italiana (Abi) erano presenti il presidente della commissione regionale Abi delle Marche Gabrielli, il segretario Capomagi e, in collegamento da Roma, il coordinatore centro di ricerca Abi sulla Sicurezza Anticrimine Iaconis. L’incontro segue la riunione del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica tenutasi il 16 aprile scorso. «Il prefetto, in relazione anche alla direttiva del Ministro dell’Interno, ha ricordato – fa sapere una nota stampa – l’impegno comune a garantire l’accesso al credito legale, al fine di prevenire il ricorso ad ogni forma di prestiti usurari o di infiltrazioni criminali in questo periodo di crisi. In tal senso si sono espressi anche i procuratori presenti, richiamando l’esigenza di procedere a tutela dell’economia legale, verificando le richieste della clientela con particolare attenzione alle modifiche degli assetti societari. A più di un mese dalla entrata in vigore delle specifiche norme, i rappresentanti dell’Abi hanno riferito che gli istituti di credito stanno procedendo all’esame delle richieste di finanziamento e le istruttorie si concludono in tempi brevi».
Gli sportelli bancari saranno aperti su appuntamento anche nel pomeriggio per favorire la clientela e non viene segnalato contenzioso bancario sulla applicazione della nuova normativa. Da parte della Banca d’Italia è stato riferito che alla data del 13 maggio scorso sono state accolte nella regione 4.510 richieste e 1.305 nella provincia di Ancona. «Il presidente della Camera di Commercio ha confermato la richiesta di liquidità da parte delle imprese e che in tal senso si sta procedendo, – prosegue il comunicato – dopo la messa a punto delle procedure da parte degli istituti bancari. I rappresentanti degli Enti locali hanno riferito che continua la distribuzione dei buoni spesa alla popolazione considerato strumento efficace e che, al momento, non si registrano tensioni. I vertici delle Forze di polizia hanno assicurato che sta proseguendo un attento monitoraggio della situazione economica-sociale del territorio al fine di prevenire forme di illegalità. Tutti i componenti del consesso hanno, infine, convenuto con la proposta del prefetto di continuare a riunirsi, con cadenza periodica, al fine di monitorare congiuntamente l’evolversi della crisi economica del territorio rafforzando la tutela della legalità e prevenire forme di disagio sociale».
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