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Negozi, ecco le regole per entrare
Aperture fino alle 21 e
obbligo della mascherina

FASE2 - Anche i negozi al dettaglio sono pronti a ripartire lunedì. Fervono i lavori anche ad Ancona: si potrà accedere solo indossando la mascherina. Ingressi contingentati e distanziamento le parole d'ordine

 

Preparativi per la riapertura dei negozi in centro ad Ancona

 

di Sandro Renzi

Negozi al dettaglio pronti alla ripartenza già da domani, lunedì 18 maggio. Lo stop di due mesi ha pesato e non poco sulle casse di migliaia di esercenti che rappresentano nel Paese una fetta importante dell’economia e scalpitano per riaprire. Ma anche questo settore, come quello che abbiamo raccontato nei giorni scorsi soffermandoci sulle linee guida approvate per la spiaggia, la ristorazione, i centri estetici e i parrucchieri, avrà le sue regole che, manco a dirlo, si fondano principalmente sul distanziamento interpersonale. Cosa si potrà fare e come si potrà accedere quindi in un negozio? Da una parte la Regione, dall’altra Inail e Iss, hanno tracciato la strada. Gli accesi saranno regolamentati e scaglionati, se non addirittura, fissati con appuntamento per evitare gli assembramenti. Per questo motivo è stata concessa la possibilità di estendere l’orario di apertura fino alle 21. All’interno occorrerà mantenere la distanza di 1 metro in tutte le attività e le loro fasi. Per i locali fino a 40 mq si potrà accedere una alla volta oltre a un massimo di due operatori. Per negozi di dimensioni superiori l’accesso sarà regolamentato in funzione degli spazi disponibili. 

Una cosa è certa, nei negozi di abbigliamento ad esempio, sebbene non ci sia un divieto espresso, sarebbe opportuno evitare soste troppo lunghe anche per non creare code all’esterno. Si chiede di affidarsi al buon senso per restare il tempo strettamente necessario all’acquisto dei prodotti scelti. Scatta l’obbligo delle mascherina tanto per gli addetti alla vendita quanto per i clienti. I negozianti dovranno installare dspenser soprattutto all’ingresso, vicino ai camerini, alle casse. La Regione ha regolamentato pure le modalità di prova dei vestiti e della calzature. “Cliente e addetto alle vendite procedono sempre a lavarsi le mani con sostanze idroalcolica disinfettante, mantengono la distanza interpersonale anche con altri clienti, utilizzano obbligatoriamente le mascherine e gli ingressi nei camerini vengono contingentati” così si legge nel documento approvato dall’esecutivo Ceriscioli. In un altro documento, siglato dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome viene anche indicata la possibilità di mettere a disposizione dei clienti guanto monouso nel caso dei negozi di abbigliamento.  I locali devono essere naturalmente sanificati ogni giorno, con particolare attenzione per le superfici di contato comuni. Viene suggerita una frequente areazione degli ambienti e, nel caso di sistemi di ventilazione meccanica, occorrerà pulire prese e griglie con panni in microfibra inumiditi con acqua, sapone e alcol etilico maggiore al 70%.

(fotoservizio Giusy Marinelli)

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